Ragusa, prelievo d’acqua dalla diga Dirillo-Ragoleto

Ragusa, prelievo d’acqua dalla diga Dirillo-Ragoleto

Chiara Borzi

Ragusa, prelievo d’acqua dalla diga Dirillo-Ragoleto

Chiara Borzì  |
giovedì 01 Agosto 2024

Prevista l’ordinanza del dirigente generale dell’Assessorato regionale e delegato all’emergenza idrica, Dario Caltabelotta, che permetterà ai ragusani di attingere a novemila metri cubi al giorno per tutto agosto

E’ stato trovato l’accordo che permetterà agli agricoltori ragusani di ri-attingere acqua dalla diga Ragoleto.

Torna l’erogazione dei novemila metri cubi al giorno che garantiranno l’irrigazione, seppure d’emergenza, nei campi e nelle aziende zootecniche del ragusano. Arriverà grazie all’ordinanza che sarà firmata dal dirigente generale dell’assessorato regionale all’Agricoltura e commissario delegato all’emergenza idrica, Dario Caltabellotta, con cui verrà autorizzato il Consorzio di Bonifica di Ragusa al prelievo per l’uso, appunto, agricolo.

Questo grazie alla collaborazione trovata, infine, durante la riunione convocata dal prefetto di Ragusa Giuseppe Ranieri e a cui hanno partecipato l’assessorato regionale all’Agricoltura, il distretto di Bacino idrico, la Bioraffineria Eni di Gela e il Consorzio di Bonifica provinciale.

Dario Caltabellotta firmerà l’ordinanza che autorizzerà il prelievo di nove metri cubi d’acqua al giorno dalla diga Dirillo-Ragoleto per tutto il mese di agosto, con la possibilità di estendere l’autorizzazione anche a settembre. La decisione è stata presa per evitare il tracollo economico del settore agricolo ragusano, come dichiarato dallo stesso Caltabellotta.

L’importanza della manovra per l’agricoltura locale

Il prefetto Giuseppe Ranieri ha sottolineato l’importanza di questa soluzione per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura nella zona. Gli agricoltori non ricevevano acqua dallo scorso 19 luglio, ha fatto sapere Ranieri. La gestione dell’acqua nella Diga Dirillo-Ragoleto, grazie all’accordo con Eni risalente agli anni Sessanta, è stata oggetto di particolare attenzione durante la riunione in prefettura.

Come verranno prelevati i novemila metri cubi d’acqua al giorno? Leonardo Santoro, segretario generale dell’Autorità di Bacino regionale, ha spiegato che Eni sarà responsabile dello svuotamento controllato dei volumi dell’invaso, che verranno poi comunicati al Consorzio di Ragusa e quindi distribuiti attraverso la rete nelle aziende agricole e zootecniche.

Ragusa, il ruolo di monitoraggio di Siciliacque

Parallelamente, Siciliacque sarà incaricata di monitorare la salute della fauna ittica nella diga, un compito cruciale per evitare la morte dei pesci a causa della riduzione dei volumi d’acqua e il loro riscaldamento. Questo monitoraggio è essenziale anche per garantire che l’acqua rimanga potabile e utilizzabile per scopi agricoli e zootecnici, un rischio che al contrario verrebbe corso in caso di morte dei pesci.

L’intervento di Giuseppe Ranieri

“Attraverso azioni mirate come il monitoraggio di Siciliacque sulla quota di riserva della fauna ittica, al fine di salvaguardare la potabilità idrica, siamo riusciti a trovare una soluzione con un’ordinanza che verrà firmata dal dirigente generale e commissario Dario Caltabellotta nelle prossime ore – ha dichiarato il prefetto Giuseppe Ranieri -, garantendo la sopravvivenza del settore agricolo a Ragusa. Un grazie all’Autorità di Bacino e un grazie all’assessorato regionale all’Agricoltura”.

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