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Soggetti fragili, un bando per gli Enti locali iblei

Soggetti fragili, un bando per gli Enti locali iblei

Dal Pnrr un finanziamento complessivo di 1.450,6 milioni di euro. Marialucia Lorefice ha informato i sindaci della provincia: “Per il territorio ragusano si tratta di un’opportunità da non perdere”

RAGUSA – Un finanziamento complessivo di 1.450,6 milioni di euro, un’opportunità da non perdere per gli enti locali.

È stato presentato così, ai sindaci della provincia iblea, un bando per l’inclusione di soggetti fragili: è stata la presidente della Commissione Affari sociali della Camera Marialucia Lorefice a informare i primi cittadini sulla questione.

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza – ha sottolineato Lorefice – rappresenta una straordinaria opportunità per intervenire in ambito sociale, per ridurre le disuguaglianze, gli squilibri e favorire l’inclusione sociale dei soggetti fragili e vulnerabili. In questa direzione va il nuovo avviso pubblico 1/2022 Pnrr – Next Generation Eu pubblicato il 15 febbraio dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il bando in questione prevede un finanziamento complessivo di 1.450,6 milioni di euro, a favore degli Ambiti territoriali sociali, che potranno presentare richiesta di finanziamento attraverso un Soggetto attuatore, che può essere o il Comune capofila dell’Ats o l’ente pubblico individuato come capofila dell’Ats. Si potrà presentare domanda dal 1 marzo al 31 marzo prossimo”.

Si tratta di un’importante opportunità per i Comuni che, negli ultimi anni, hanno dovuto far fronte a una crisi senza precedenti. Migliaia, infatti, le richieste di aiuto di famiglie in difficoltà, di aziende in declino, visto che la pandemia ha messo in ginocchio praticamente quasi tutti i settori.

“L’Avviso – ha evidenziato Lorefice – prevede interventi di rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà, soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative rivolte alle persone anziane per garantire loro una vita autonoma e indipendente, servizi socio assistenziali domiciliari nonché forme di sostegno agli operatori sociali e iniziative di housing sociale di carattere sia temporaneo che definitivo”.

“Le Regioni e Province autonome – ha aggiunto – avranno un ruolo di coordinamento e di programmazione per lo sviluppo dei sistemi sociali territoriali in relazione ai Livelli essenziali delle prestazioni in ambito Sociale, Leps, di livello nazionale e alla programmazione regionale. Davvero una importante opportunità per aiutare i nostri territori a garantire i Leps sfruttando le ingenti risorse in arrivo dall’Ue, così da venire incontro alle esigenze delle categorie più fragili della società, come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora”.

“Stiamo lavorando – ha concluso Lorefice – con perseveranza assieme al governo per ridurre gli squilibri tra Nord e Sud, aumentando la spesa sociale, per far sì che ad ogni cittadino, indipendentemente dal luogo di residenza, siano garantiti gli stessi servizi socio-assistenziali”.