Ragusa

A Ragusa uno sportello antiviolenza per proteggere le donne

RAGUSA – Uno sportello antiviolenza per aiutare le donne in difficoltà. Proprio quando si celebra la giornata dedicata alle vittime di violenza, il Comune di Ragusa ha affidato il servizio, per tre anni, alla cooperativa sociale ‘Integrorienta”, regolarmente accreditata nell’apposito albo regionale. Sono stati il sindaco di Ragusa Peppe Cassì, il dirigente del settore VII – Servizi alla persona Salvatore Guadagnino, la capo area minori del Comune Maria Carfì e la presidente della Cooperativa ‘Integrorienta’ Francesca Failla a siglare l’accordo per dare ufficialmente il via al nuovo servizio.

“Diamo il via ad un servizio come quello dello Sportello Antiviolenza – ha dichiarato il sindaco Peppe Cassì – che riteniamo particolarmente utile in un momento in cui, purtroppo, il triste fenomeno della violenza alla fasce più deboli è costantemente alla ribalta della cronaca nazionale. Proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, affidiamo alla Cooperativa ‘Integrorienta’ la gestione dello Sportello certi dell’importante supporto che sarà in grado di fornire al Comune”.

Il Comune è stato il primo firmatario assieme ad altri enti di un protocollo d’intesa con la prefettura di Ragusa, accordo sottoscritto anche da altre associazioni, per realizzare delle iniziative di contrasto alla violenza contro le donne.

“Siamo stati chiamati a svolgere un delicato servizio – ha affermato la presidente della cooperativa ‘Integrorienta’ Francesca Failla – un’attività particolare che ci ha visto impegnati, essendo già da tre anni accreditate nell’apposito albo regionale, a fronteggiare situazioni particolari anche nel periodo del lockdown. Tra gli obiettivi dello Sportello Antiviolenza, che abbiamo voluto denominare ‘Il Pettirosso’, rientrano quello di prevenire e contrastare il fenomeno del maltrattamento, della violenza e dell’abuso, garantire sostegno, aiuto e tutela nei confronto dei soggetti vittime di violenza o abuso, promuovere il reinserimento sociale dei soggetti vittime di maltrattamento, violenza e abuso”.

“Per svolgere il nostro lavoro – ha aggiunto – ci avvarremo di una operatrice con formazione nell’area pedagogica e sociale, di una psicologa o psicoterapeuta, di un avvocatessa e di una mediatrice linguistico-culturale. Nelle more dell’attivazione di un numero verde dedicato allo ‘Sportello Antiviolenza’ è possibile raggiungerci telefonicamente al numero 379/2997702”.

Il servizio, già attivo in diversi Comuni, si è dimostrato efficace per aiutare molte donne in difficoltà: tante le chiamate che giornalmente raggiungono questi centri e tante le richieste di aiuto che vengono prese in carico dagli operatori.