L'uomo avrebbe colpito violentemente la vittima, un ristoratore 52enne del posto.
Tamponamento e aggressione a Ragusa. La scorsa settimana, un tamponamento stradale avvenuto in vi Ettore Fieramosca è sfociato in un grave episodio di violenza.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Al termine degli accertamenti volti a chiarire la dinamica di quello che sembrava inizialmente un semplice incidente stradale, i Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale hanno denunciato per lesioni un pensionato ragusano 68enne residente in città. L’uomo, alla guida della propria autovettura, un vecchio 4×4 di proprietà della moglie, aveva urtato il posteriore dell’auto che lo precedeva a seguito di una frenata improvvisa.
Il tamponamento e l’aggressione a Ragusa
L’aggressore, pur nel torto ed evidentemente non pago di aver tamponato chi lo precedeva, è dunque sceso dalla propria automobile. In preda all’ira, ha aperto l’abitacolo della macchina urtata colpendo violentemente con pugni al volto l’uomo alla guida, un ristoratore 52enne del posto. La vittima, tumefatta in volto e dolorante alla colonna vertebrale è stato subito medicato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni paolo II. Il 52enne si è recato autonomamente al nosocomio, visto il totale disinteresse degli altri utenti della stata presenti al momento. Il trauma alla colonna potrebbe avergli arrecato seri danni alle vertebre: la situazione è in corso di accertamento al Cannizzaro di Catania ove è tutt’ora ricoverato. Prima di recarsi in ospedale, però, il commerciante è riuscito a scattare con il proprio telefonino cellulare una fotografia dell’aggressore a bordo della propria autovettura.
Consegnata l’immagine ai Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale accorsi al Pronto Soccorso per ricevere la denuncia dell’uomo, i militari dell’Arma hanno avviato immediatamente le indagini. Il responsabile del tamponamento seguito dall’aggressione a Ragusa, nel giro di poche ore, ha ricevuto in casa la visita dei Carabinieri. Questi gli hanno sequestrato le armi da caccia che deteneva legalmente per l’attività venatoria di cui era appassionato e lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria iblea, cui dovrà rispondere di lesioni personali aggravate.