Proseguono le iniziative di solidarietà verso Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report che ieri sera ha subito di un attentato nel quale è stata fatta esplodere la sua auto.
Anche a Palermo c’è stato un presidio organizzato dal Pd sotto la sede Rai Sicilia. In primo piano cartelli con le scritte “Libertà di stampa è Democrazia” e “Stiamo tutti con Ranucci”.
Sergio Lima, responsabile organizzazione del Pd Sicilia ha detto “Sono alcuni dei cartelli con cui abbiamo voluto esprimere concretamente anche dalla Sicilia sincera solidarietà a Sigfrido Ranucci, giornalista dalla schiena dritta”. Dopo il sit-in c’è stato anche un incontro con una componente del comitato di redazione della sede isolana della Tv di Stato.
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, l’eurodeputato Giuseppe Lupo, il deputato regionale e presidente della Commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, la presidente del Pd Sicilia Cleo Li Calzi, esponenti di Anpi e Cgil, consiglieri comunali e di circoscrizione, componenti della segreteria regionale del Pd Sicilia, Giovani Democratici, dirigenti, militanti e simpatizzanti.
Lima: “Vogliamo tenere alta la guardia”
“Ranucci, giornalista già sotto scorta – prosegue Lima – in passato ha subito intimidazioni e minacce ma quello di ieri appare qualcosa di diverso, più grave e solo per poco non si è sfiorato il peggio. Alla luce di quanto avvenuto chiediamo, come gesto concreto, che vengano ritirate tutte le denunce e gli esposti presentati nei suoi confronti e contro Report. In Sicilia tanti, troppi, giornalisti hanno perso la vita per avere raccontato verità scomode. Sappiamo come funziona e apprezzando l’informazione libera, vogliamo – conclude – tenere alta la guardia a presidio di un caposaldo della democrazia”.
L’attentato
Questa notte, come è noto, un ordigno è stato piazzato sotto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Il veicolo era parcheggiato davanti alla casa di Campo Ascolano, nel comune di Pomezia, alle porte di Roma. L’auto è esplosa danneggiando anche quella della figlia di Ranucci. Sul posto carabinieri, Digos, vigili del fuoco e scientifica. “La potenza dell’esplosione poteva uccidere chi fosse passato in quel momento”, denuncia il giornalista via social.
Ranucci: “Potenza dell’esplosione che poteva uccidere chiunque”
Sono state ore concitate per il giornalista e conduttore di Report, noto programma in onda su Rai 3, Sigfrido Ranucci. La sua auto è fatta esplodere danneggiando anche quella della figlia, parcheggiata accanto. Il giornalista lo denuncia via social, facendo notare che è stato piazzato un ordigno sotto l’auto di Ranucci. Intervenuti sul posto a Pomezia, alle porte di Roma, le forze dell’ordine per prendere tutti i rilievi del caso.
“La Procura di competenza si è attivata per le verifiche necessarie ed è stato avvisato il Prefetto. La potenza dell’esplosione è stata tale per cui avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento”, si legge sul profilo X di Report.
Indagano i Pm della Dda
Indagano i pm della Dda di Roma sull’esplosione, avvenuta la scorsa notte, che ha distrutto l’auto del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, parcheggiata davanti casa a Campo Ascolano, comune di Pomezia, alle porte di Roma. Al momento i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, con il procuratore aggiunto Ilaria Calò e il pm Carlo Villani, ipotizzano il danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso. Nelle prossime ore sono attese le informative delle forze dell’ordine intervenute sul posto.
Meloni: “Solidarietà a Ranucci, difendiamo libertà e indipendenza informazione”
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime “piena solidarietà” al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito: “La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere”. Lo sottolinea una nota di Palazzo Chigi.
“Quanto successo a Pomezia è di una gravità inaudita e inaccettabile. Totale solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia”. Lo scrive sui social il vicepremier Matteo Salvini.
Schifani: “Atto gravissimo contro libertà di stampa”
“Esprimo la mia piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e ai suoi familiari per il vile attentato avvenuto davanti alla loro abitazione di Pomezia. Si tratta di un gesto gravissimo e intollerabile che rappresenta un attacco alla libertà di stampa e ai valori democratici del nostro Paese. In questi momenti dobbiamo ribadire con forza che la violenza e l’intimidazione non possono mai prevalere sul diritto all’informazione e sulla verità. Mi auguro che le autorità competenti individuino al più presto i responsabili e li assicurino alla giustizia”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Cuffaro (Dc): “Piena solidarietà a Ranucci”
“Piena solidarietà a Sigfrido Ranucci. Non ha mai utilizzato un metodo di informazione corretto nei miei confronti e in quelli della DC e, ancor più per questo, sento il bisogno di esprimere a lui e a tutta la sua famiglia, sincera vicinanza. Gli atti intimidatori vanno condannati, sempre, con determinazione. La DC sarà sempre a difesa della libertà di informazione, anche quando questa non è condivisa, è di parte e piena di pregiudizio”. Lo dichiara Totò Cuffaro segretario nazionale della Dc.
