Raoul Russo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, ha parlato delle prospettive e dei risultati fino a qui raggiunti dal partito guidato da Giorgia Meloni
Le elezioni sono sempre più vicine e la Sicilia si appresta ad andare a votare. Da destra a sinistra ogni partito, già da tempo, sta organizzando e sta pensando alla proposta da portare nei diversi territori che andranno a scegliere il rappresentante politico. Con Raoul Russo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, abbiamo parlato delle prospettive e dei risultati fino a qui raggiunti dal partito guidato da Giorgia Meloni.
Per Fratelli d’Italia, nonostante la pandemia, è stato l’anno della
svolta, nella provincia di Palermo, il partito guidato da Giorgia Meloni ha
registrato un’importante crescita.
“L’anno scorso abbiamo svolto una serie di elezioni in diversi Comuni,
in tutti quelli in cui FdI ha presentato le sue liste ha preso Consiglieri e Assessori,
infatti, oggi siamo presenti in tutti i Comuni più grandi della provincia, da
Bagheria a Termini Imerese, Carini, Partinico, Villabate e abbiamo raddoppiato i
nostri amministratori, infine abbiamo sestuplicato il nostro tesseramento. Sono
dati che supportano la crescita che registriamo nei sondaggi e soprattutto nei
consensi che riceviamo quotidianamente da parte dei cittadini”.
Per le prossime elezioni avete già stabilito se presentare una lista
unica?
“Ovunque e a partire dal comune di Palermo presenteremo la nostra lista
lavorando per esprimere candidature unitarie del centrodestra. In particolare
riteniamo tutti che Palermo sia la battaglia delle battaglie, sia perché
finalmente finisce il trentennale regno di Leoluca Orlando, sia perché è il
momento di cambiare paradigma, è arrivato il momento di individuare una nuova
proposta politica che abbia una visione innovativa della città, possibilmente
con un candidato giovane e perché no donna”.
La pandemia ha messo in discussione un po’ tutto, oggi quali sono le
priorità di FdI?
“Sono quelle di venire incontro alle reali esigenze dei cittadini,
lavoratori e imprenditori. Riteniamo che proseguire in questo momento con la
logica della “dittatura sanitaria” per cui tutto è proibito non serve a nulla,
si deve riaprire al più presto in sicurezza garantendo i dovuti protocolli e lo
Stato si deve fare carico delle istanze dei cittadini attraverso sostegni
concreti e non elemosine.
In questo contesto, ancor più difficile nel Meridione e nella nostra
provincia, certamente con l’azione sinergica del governo regionale in cui noi
siamo parte attiva, stiamo cercando di venire incontro a quelle esigenze della
popolazione che oggi è oggettivamente stremata.
Le priorità dunque sono lavoro, sviluppo e la capacità di creare impresa nel nostro territorio. Se non creiamo impresa, che sia turistica, culturale, gastronomica o agricola questa provincia non potrà avere futuro”.
Veronica Gioè