La Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo regionale ha delegato la Squadra Mobile all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone. Gli arrestati sono gravemente sospettati di essere autori di ben 4 rapine, eseguite tra il 13 maggio e l’8 settembre scorsi ai danni di furgoni per il trasporto di tabacchi lavorati a Palermo.
Gli arrestati sono:
- T. C., classe 1999, pregiudicato (custodia cautelare in carcere);
- A. I., classe 1996, pregiudicato (arresti domiciliari).
I due arresti per rapine a furgoni per il trasporto di tabacchi a Palermo
L’indagine effettuata dalla Squadra Mobile – Sezione reati contro il patrimonio – con la collaborazione del commissariato di Pubblica Sicurezza “Brancaccio”, è scaturita a seguito alla prima delle 4 rapine, il 13 maggio.
I due soggetti, nei pressi della rotonda in via Oreto, avrebbero approfittato del fatto che i dipendenti di una ditta incaricata della distribuzione dei tabacchi lavorati in città erano impegnati a scaricare le sigarette nella rivendita autorizzata, per sottrarre dietro minaccia alcune scatole e far perdere le proprie tracce.
Condotta simile per i due arrestati anche il 26 luglio in via Azolino Hazon, il 26 agosto in via Oreto angolo via P. Spica e l’8 settembre a piazza Sant’Erasmo. Per la rapina del 26 luglio, gli odierni arrestati –assieme ad altri soggetti in corso di identificazione – avrebbero persino costretto uno dei dipendenti a seguire i rapinatori in auto, scortando il furgone in un luogo “sicuro”, lontano da occhi indiscreti, così da poter prelevare ben 21 colli di sigarette.
Il valore totale delle sigarette rubate, rivendute per lo più sul mercato nero, si aggira attorno agli 82.000 euro. Gli inquirenti, nel corso delle indagini, hanno utilizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in quella zona, attività di polizia giudiziaria e intercettazioni.
La ricostruzione dei fatti oggetto dell’odierna misura restituisce un quadro probatorio colmo di indizi di colpevolezza a carico degli indagati, le cui responsabilità effettive potranno essere valutate soltanto nel corso delle conseguenti fasi processuali.

