“I numeri del 57esimo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, fotografano alcuni dati positivi, come il consolidamento dei livelli occupazionali nel 2022 con oltre 23 milioni di nuovi contratti che rappresenta un record assoluto, e altri sui quali riflettere”. Lo ha dichiarato in una nota il Segretario Generale Nazionale dell’UGL, Paolo Capone. “Certamente il dato che più ci preoccupa è quello relativo alla ‘fuga’ all’estero dei nostri giovani che il Censis calcola in 36mila unità, di cui il 44% in un’età compresa fra i 18 e i 34 anni, alla quale si deve aggiungere la previsione di un crollo demografico al 2050 pari a 4,5 milioni di cittadini”.
“Alla luce di quanto emerso – aggiunge Capone – siamo convinti che sia necessario continuare ad investire sulle politiche attive del lavoro, rafforzando, al contempo, il sistema di welfare a sostegno dei lavoratori. Gran parte degli sforzi dovrà essere concentrata nel Mezzogiorno dove si registra l’esodo maggiore di giovani e famiglie, o verso il Nord Italia oppure all’estero. Si tratta di un dato preoccupante che sta creando profonde spaccature nel tessuto sociale. È necessario, pertanto, proseguire l’interlocuzione avviata con il Governo sulle politiche di sviluppo industriale e infrastrutturale per valorizzare le specificità territoriali, rilanciare la crescita economica delle Regioni meridionali e ridurre il gap con il Centro-Nord a tutela della coesione nazionale”.