Rave party, Bonelli: norma di Meloni ricorda la Russia di Putin

Rave party, Bonelli: norma di Meloni ricorda la Russia di Putin

Rave party, Bonelli: norma di Meloni ricorda la Russia di Putin

Redazione  |
martedì 01 Novembre 2022

Per il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra si tratta di una norma liberticida e fascista che punirà anche altri tipi di manifestazione

“Ho studiato attentamente la norma sui rave presentata da Meloni e Piantedosi e posso affermare che con questa disposizione i rave non c’entrano nulla, invece verranno colpite le manifestazioni di protesta che possono andare da occupazioni di Università, scuole, mobilitazioni per questioni ambientali, come ad esempio l’occupazione di terreni inquinati, fino ad arrivare ai luoghi dove oggi vivono i braccianti agricoli che sono su terre occupate”. Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che prosegue: “E’ una norma liberticida e fascista che addirittura prevede una pena di sei anni con introduzione di misure restrittive che normalmente si applicano ai mafiosi. Può accadere che a uno studente universitario fuorisede che partecipi ad un’occupazione si notifichi il foglio di via facendogli perdere il diritto di studiare all’università”.

“Il nostro codice penale – spiega il deputato – punisce ad una reclusione a meno di sei anni reati gravissimi come la corruzione e l’articolo 434, che precede il nuovo 434 bis introdotto dal governo, prevede per il disastro e crollo di costruzioni una pena massima di 5 anni: quindi, chi causa il crollo di un ponte è punito fino a 5 anni, chi organizza un rave fino a 6 anni! Una vera e proprio sproporzione. Ad esempio, applicando la norma Meloni-Piantedosi, a chi si raduna in più di 50 senza autorizzazione in un parco pubblico per festeggiare il 25 aprile, vengono applicate le misure di prevenzione antimafia (comma 2), oltre al processo con rischio di condanna a sei anni”. “Quella approvata dal Governo Meloni è una norma che ricorda la Russia di Putin, a partire dalla famigerata Legge federale sui raduni del 2004 e i 13 successivi emendamenti che rendono ormai quasi impossibile esercitare il diritto di protesta pacifica in Russia”, conclude Bonelli.

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