Rdc e Puc, a Modica è ancora tutto fermo - QdS

Rdc e Puc, a Modica è ancora tutto fermo

Stefania Zaccaria

Rdc e Puc, a Modica è ancora tutto fermo

martedì 01 Novembre 2022

Il Comune non ha ancora presentato alcun progetto per l’inserimento lavorativo dei percettori di Rdc: in “ballo” ci sono circa 122 persone che potrebbero essere impiegate in vari settori

RAGUSA – Le polemiche sul Reddito di cittadinanza non si sono ancora placate, anzi, si sono accentuate con il nuovo Governo nazionale.

Non è ancora ben chiaro come sarà regolamentato nei prossimi mesi, se sarà sospeso o meno e per quali categorie. Nel frattempo, però, non tutti gli Enti locali hanno trovato una sistemazione lavorativa per i percettori del compenso.

A Modica, ad esempio, si è ancora in attesa. Sono state diverse le comunicazioni e le interrogazioni che il consigliere comunale del M5S Marcello Medica ha avanzato a Palazzo San Domenico, fino all’incontro, insieme ad altri esponenti del movimento, con il commissario straordinario del comune, Domenica Ficano, avvenuto proprio in questi giorni.

“La risposta scritta dell’ex vice sindaco, Saro Viola, all’ultima nostra interrogazione del 30 aprile scorso – ha evidenziato Medica – prometteva che a breve lasso di tempo sarebbero stati attuati i progetti utili alla collettività, e, in concomitanza alla loro messa in cantiere, sarebbero stati occupati ben 122 unità lavorative fra i percettori di reddito di cittadinanza, distribuiti all’interno di vari settori comunali, allora come oggi, in criticità numerica”.

“Se finora – ha aggiunto – non era avvenuto nulla di nuovo, adesso, con l’arrivo del commissario sembra che qualcosa si stia sbloccando per giungere all’obiettivo auspicato di vedere in strada, così come in molti altri comuni, tantissimi percettori del Rdc impegnati a svolgere lavori utili alla collettività, a servizio della propria comunità. La commissaria, infatti, nell’incontro, appena appreso dell’esistenza di ben 8 Puc con la previsione occupazionale di 122 unità lavorative, ha chiesto al dirigente di settore presente all’incontro, di attivarsi immediatamente per far partire i primi progetti aventi ad oggetto la tutela dei beni comuni e il sociale. Il dirigente, dal canto suo, ha rassicurato tutti i presenti sull’iter ormai giunto quasi al termine e quindi alla reale possibilità di far partire i progetti”.

A Ragusa, ad esempio, diversi percettori di Reddito di cittadinanza sono già stati avviati in lavori di pubblica utilità. Nello specifico, 36 persone sono utilizzate nella manutenzione del verde pubblico, suddivise in 12 ai giardini iblei, 6 a Marina di Ragusa, 18 nelle aree di via Monte Cervino, via Ramelli, via Licitra, mentre altre 6 prestano la loro opera nella Protezione civile.

Oltre a questi, quarantatré persone stanno provvedendo alla pulizia delle caditoie e dei cigli stradali in viale delle Americhe fino all’uscita da Ragusa in contrada Monachella.

“Siamo molto soddisfatti del servizio che stanno svolgendo e dell’approccio dimostrato che – ha evidenziato l’assessore al ramo Giovanni Iacono – è in linea con la nostra idea della figura del ‘giardiniere di quartiere’. Prossimamente è prevista l’utilizzazione di altre persone per un numero complessivo di 106 percettori di Reddito di cittadinanza”.

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