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“RearmEU”, oggi si vota a Bruxelles: la posizione dei partiti italiani

“RearmEU”, oggi si vota a Bruxelles: la posizione dei partiti italiani
Ursula von der Leyen rieletta presidente della Commissione europea – Imagoeconomica (1)

Si vota oggi al Parlamento Europeo il piano “RearmEU”, proposto da Ursula Von der Leyen: qual è la posizione dei partiti italiani?

Si vota oggi al Parlamento Europeo il piano “RearmEU“, proposto da Ursula Von der Leyen con un sostegno di 800 miliardi di euro per il riarmo dei Paesi europei membri dell’Unione. Questa misura agita molto la politica italiana e internazionale e divide le coalizioni. In Italia la maggioranza di centrodestra su questo tema è divisa, idem il centrosinistra. Ecco le posizioni dei partiti italiani.

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Il fronte del no: dal Movimento 5 Stelle alla Lega fino ad AVS

Chi è totalmente contrario al disegno di legge proposto da Ursula Von der Leyen è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. L’ex Presidente del Consiglio nei giorni scorsi ha espresso la contrarietà verso la misura e simbolicamente è andato in treno fino a Strasburgo con 50 parlamentari per dire “basta soldi alle armi”.

Inoltre, l’ex Premier ha avuto uno scambio di battute con la Von der Leyen: “Ti avverto che continueremo a fare una forte opposizione, saremo più forti di te”, dice Conte sorridendo alla Presidente della Commissione UE che ha risposto con un “lo vedremo”.

No al RearmEU anche da Alleanza Verdi e Sinistra su cui ci sono pochi dubbi sulla misura. Voto contrario anche dalla Lega di Matteo Salvini, unico partito di centrodestra schierato per il no verso questa misura proposta dalla Commissione.

Sì da Forza Italia, Fratelli d’Italia vuole cambiare nome alla misura

Unico partito deciso per il sì è Forza Italia, membro del Partito Popolare Europeo di cui la stessa Von der Leyen fa parte. Non ha ancora sciolto i dubbi il partito di Antonio Tajani ma sembra sostenere il testo della delegazione di Fratelli d’Italia che prevede un cambio del nome in “Defend Europe”.

“Il titolo ReArm Europe rischia di essere fuorviante e troppo restrittivo per un piano che mira a rafforzare la difesa europea in tutti i settori e i domini essenziali per garantire la sicurezza dei nostri cittadini”, recita il testo. “Non si tratta di una questione nominalistica ma di sostanza” spiegano il capodelegazione di FdI Carlo Fidanza, la vicepresidente della commissione Industria Elena Donazzan e il vicepresidente nelle Commissioni sicurezza e difesa Alberico Gambino, i tre co-firmatari dell’emendamento.

Pd diviso: ipotesi astensione

Il partito più diviso su questo tema è senza dubbio il Partito Democratico di Elly Schlein. La segretaria dem ha manifestato la sua contrarietà al progetto della Von der Leyen che serve una difesa comune europea e non un riarmo dei singoli Paesi. Ma l’ala riformista del partito sono concordi con la misura prevista dalla Commissione.

Ben tre ex Premier sono a favore del “RearmEu”, da Prodi fino a Letta passando all’ex commissario Paolo Gentiloni. Tocca al capo delegazione Nicola Zingaretti mediare per trovare una soluzione anche nei confronti del Partito Socialista Europeo schierato per il sì. La via maestra potrebbe essere l’astensione.