Guariti da Covid sotto i 65 anni protetti da recidive all'80% - QdS

Guariti da Covid sotto i 65 anni protetti da recidive all’80%

web-dr

Guariti da Covid sotto i 65 anni protetti da recidive all’80%

web-dr |
giovedì 18 Marzo 2021

Studio danese pubblicato su The Lancet conferma che i più giovani sono maggiormente protetti, gli over hanno un livello di protezione del 47%. Da qui l'importanza del vaccino per le fasce deboli.

Recidive da
Covid 19
, è l’oggetto di diversi studi a livello internazionale
oltre che la domanda che si pongono milioni di persone in tutto il mondo.  Ci si può ammalare dopo essere stati già
positivi? I guariti devono fare il vaccino? Quanto dura l’immunità?

Il grado in cui l’infezione da SARS-CoV-2 conferisce
protezione contro la successiva reinfezione non è ben descritto. Ma nel 2020,
nell’ambito dell’ampia strategia di test PCR gratuita della Danimarca,
circa 4 milioni di individui (69% della popolazione) sono stati sottoposti a
10,6 milioni di test. Utilizzando questi dati del test PCR nazionale del 2020, è
stata stimata la protezione contro le infezioni ripetute da SARS-CoV-2.

Lo studio è quindi stato pubblicato su The Lancet.

Protezione al 47% per gli over 65 che si sono già ammalati

I risultati
emersi confermano che le reinfezioni con il coronavirus Sars-CoV-2 sono rare,
ma – aggiungono gli autori – più comuni fra gli anziani. Emerge infatti che gli
over 65 sono più a rischio di contagiarsi nuovamente. In questa fascia
d’età la protezione da infezioni ripetute è al 47%, contro l’80%
registrato fra i più giovani
, gli under 65.

Test di nuovo positivi nello 0,65% dei casi esaminati

Una precedente infezione ha comunque un
effetto scudo sulla maggior parte delle persone guarite: secondo i dati
raccolti dallo studio danese solo lo 0,65% dei pazienti ha avuto due volte
un test positivo
, durante la prima e la seconda ondata affrontate dal
Paese, rispetto al 3,27% delle persone risultate positive per la prima volta
(che avevano quindi un tasso d’infezione 5 volte maggiore). Altro dato che
risulta dalla ricerca è che l’immunità rimane stabile per più di 6 mesi.

L’importanza del vaccino per le persone
anziane

Il maggior
rischio di ammalarsi rilevato negli anziani evidenzia l’importanza di misure
per proteggerli durante la pandemia, con maggiore distanziamento e
“priorità sui vaccini, anche per chi è guarito”. L’analisi suggerisce
infatti che, in generale, le persone che hanno avuto il virus dovrebbero essere
comunque vaccinate, e che “non si può fare affidamento esclusivamente
sulla protezione naturale”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017