Home » Recovery, 104 Comuni del Sud chiedono il riscatto del Mezzogiorno

Recovery, 104 Comuni del Sud chiedono il riscatto del Mezzogiorno

Recovery, 104 Comuni del Sud chiedono il riscatto del Mezzogiorno
DAVOS/SWITZERLAND, 25JAN13 – Mario Draghi, President, European Central Bank, Frankfurt is captured during the special address session at the Annual Meeting 2013 of the World Economic Forum in Davos, Switzerland, January 25, 2013. Copyright by World Economic Forum swiss-image.ch/Photo Remy Steinegger

I primi 50 Comuni ad aver firmato l’appello al presidente Draghi sono più che raddoppiati. E chiedono di avere un ruolo da protagonisti nel Pnrr, per far decollare il Sud.

Sale a 104 il numero dei Comuni di Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna e Abruzzo che hanno aderito all’iniziativa ‘Recovery Sud’ partita dal sindaco di Acquaviva delle Fonti (Bari) Davide Carlucci per creare una rete dei sindaci meridionali per il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Più che raddoppiate, fino ad oggi, le iniziali cinquanta adesioni, che ora comprendono anche i sindaci dei Comuni capoluogo di Taranto e Matera, il presidente della provincia ionica. Ma l’elenco delle città coinvolte è lungo: si va da Acate (Ragusa) a Villetta Barrea (L’Aquila), da Acquappesa (Cosenza) a Verzino (Crotone), passando per Lampedusa, Caivano, Pisticci, Alberobello, Marcianise e molti comuni molisani.

Le richieste a Mario Draghi

“La richiesta, affidata a una lettera già inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi – spiegano – è una sola: rendeteci protagonisti della gestione del Piano nazionale di ripresa e resilienza perché diventi una reale occasione di crescita per il Mezzogiorno, anche quello più isolato e a rischio di spopolamento”.

“È una rete spontanea, trasversale e senza finalità politiche – spiega il sindaco di Acquaviva delle Fonti, Carlucci – ma con l’unico obiettivo di trasformare il Recovery in una reale occasione di riscatto di tutto il Mezzogiorno”.