Recovery, +22,4% in cinque anni per il Pil del Sud d'Italia - QdS

Recovery, +22,4% in cinque anni per il Pil del Sud d’Italia

Recovery, +22,4% in cinque anni per il Pil del Sud d’Italia

domenica 25 Aprile 2021

Dal Ministero previsioni incoraggianti, con un'impennata del prodotto interno lordo meridionale così come richiesto da un'Europa che "tifa" Mezzogiorno. La ministro Carfagna, sfruttare le opportunità

Dati estremamente incoraggianti quelli rielaborati dal Ministero del Sud su quelli forniti dal dicastero dell’Economia riguardanti l’impatto sul Prodotto interno lordo italiano e su quello del Mezzogiorno delle misure e delle riforme previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza con i 221 miliardi di euro del Recovery fund.

Impennata del Pil del Sud

Secondo queste stime, il Pil del Sud crescerà nel quinquennio 2021-2026 del 22,4% rispetto al valore del 2020.

“L’impatto del Pnrr – si legge in una nota del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale – sulla crescita del Pil nazionale nell’arco dei cinque anni sarebbe del 15,3% (per il Centro-Nord sarebbe del 13,2%). Oggi il Pil del Mezzogiorno rappresenta il 22,7% di quello nazionale; nel 2026, se le misure del Piano saranno pienamente applicate, il Pil del Mezzogiorno costituirà il 24,1% del Pil nazionale”.

L’Europa “tifa” Mezzogiorno

Insomma, sarebbe raggiunto l’obiettivo indicato all’Italia dall’Europa: secondo Bruxelles, infatti, che “tifa” per il Mezzogiorno, l’economia italiana non potrà mai realmente svilupparsi se non si svilupperà quella del Sud. Per questo il 40% dei fondi del Recovery, che ammonta complessivamente a oltre 221 miliardi di euro, è stato destinato esclusivamente al Meridione.

E questo per ridurre, come chiesto dall’Europa, il gap con un Nord fino a oggi predatorio, come sancito dal rapporto 2020 di Eurispes che parlava di “rapina” di 840 miliardi (quattro volte tutti i fondi del Recovery) in diciassette anni dopo il 2000.

Le stime del Pil quinquennale

Questo, secondo il dicastero per il Sud, l’impatto del Pnrr sul Pil italiano:

  • 2021 0,7%
  • 2022 2,0%
  • 2023 3,0%
  • 2024 3,1%
  • 2025 2,7%
  • 2026 2,9%

Questo invece l’impatto sul Pil del Mezzogiorno:

  • 2021 0,9%
  • 2022 3,1%
  • 2023 4,3%
  • 2024 4,3%
  • 2025 3,8% 2026 4,2%

E questo, infine, l’impatto sulla crescita nel quinquennio:

  • PIL 2026 ITALIA +15,3%
  • SU PIL 2020 PIL 2026 SUD +22,4%
  • SU PIL 2020 PIL 2026 C-NORD +13,2%

Carfagna, sfruttare le opportunità

“Le proiezioni sulla ricaduta degli investimenti per il Sud del Pnrr – ha commentato la ministro del Sud Mara Carfagna – confermano un dato rilevantissimo: nei prossimi cinque anni, per la prima volta dagli anni Settanta, si avvierà un processo di convergenza tra Sud e Centro Nord”.

“Credo che questi numeri – ha aggiunto – debbano incoraggiare tutte le amministrazioni meridionali a sfruttare al massimo le opportunità che offre il Pnrr: il raggiungimento dell’obiettivo dipende, adesso, dalle energie e dalle competenze che tutti i soggetti realizzatori sapranno mettere in campo”.

Verso un’inversione di tendenza

“Sono convinta – ha concluso – che le tabelle sul Pil chiudano ogni polemica sulla quantificazione e la qualità degli interventi, che non solo sono percentualmente rilevanti (40% del totale, tra l’altro incrementabile), ma sono anche finalizzati in modo da realizzare un’inversione di tendenza che i cittadini meridionali attendono e invocano da anni”.

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