Il Premier in Cdm dopo aver assicurato a Ursula Von Der Leyen l'impegno dell'Italia per le Riforme. Il 40% dei fondi del Piano al Sud. Il ministro Franco, Superbonus nella prossima Finanziaria. Se...
C’è il via libera della Commissione europea al Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano che destina il 40% dei propri fondi al Sud.
Lo ha annunciato ieri a tarda sera il premier Mario Draghi aprendo il Consiglio dei ministri sul Pnrr.
Il Premier e il ministro dell’Economia Daniele Franco hanno spiegato che il Piano nazionale di ripresa e resilienza è pienamente coerente al Next generation, con il 40% di progetti verdi e il 27% di digitali.
Confermato anche che il 40% dei fondi complessivi, oltre 221 miliardi di euro, del Pnrr, sarà destinato esclusivamente al Meridione per ridurre, come chiesto dall’Europa, il gap con un Nord fino a oggi predatorio, come sancito dal rapporto 2020 di Eurispes che parlava di “rapina” di 840 miliardi (quattro volte tutti i fondi del Recovery) in diciassette anni dopo il 2000.
Draghi si è scusato per il ritardo del Cdm, che era convocato per le dieci del mattino ed è stato riconvocato per le 21.30.
Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha poi ribadito che c’è un sostanziale via libera al testo, prima di illustrare al Consiglio dei ministri il testo del Pnrr.
“Ci sono questioni molto marginali su cui la discussione continua” ha aggiunto Draghi aprendo il Consiglio dei ministri sul Recovery plan.
E’ stato in particolare il colloquio del premier Mario Draghi con Ursula Von Der Leyen a “sbloccare l’impasse” nelle interlocuzioni con la Commissione europea che aveva portato allo slittamento del Consiglio dei ministri.
Il premier ha garantito l’impegno dell’Italia sulle riforme: ci sarà il cambio di passo necessario per garantire il rilancio e la crescita del Paese.
Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha spiegato in Consiglio dei ministri ha dichiarato che inserirà nella prossima Finanziaria la proroga del superbonus nel 2023.
Ciò si svilupperà dopo una valutazione sugli effetti della misura da fare dopo l’estate sulla base dei dati disponibili.
Se questa valutazione sarà positiva le risorse potranno essere inserite nella legge di bilancio.