Lo ha dichiarato il commissario per l’occupazione e i diritti sociali, Nicolas Schmit, rispondendo a una domanda sull'ipotesi di cancellare il reddito di cittadinanza
Se si abolisse di “punto in bianco” il reddito di cittadinanza «facendo sì che quelli che non hanno accesso al lavoro si trovino in una situazione di privazione assoluta e povertà, nella speranza che queste persone si precipitino sul primo lavoro che trovano, credo non funzionerebbe.
Quello che è importante è che il reddito minimo sia legato fortemente alle politiche di accompagnamento e di inclusione nel mercato del lavoro».
Lo ha dichiarato il commissario per l’occupazione e i diritti sociali, Nicolas Schmit, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di cancellare il reddito di cittadinanza in Italia.
Come sostituirlo?
«La questione è sostituirlo con cosa», ha aggiunto. «Se non si hanno politiche attive nel mercato del lavoro, effettivamente si corre il rischio che le persone non accettino un lavoro. Sta ai Paesi membri attuare misure e servizi per l’impiego per far sì che il posto di lavoro sia la vera prospettiva e il reddito minimo un sostegno», ha specificato ancora. «In questo contesto, se si percepisce il reddito minimo e si trova un posto di lavoro solo per qualche ora, spesso si perde il reddito minimo. Allora proponiamo di associare il reddito del lavoro offerto al reddito minimo almeno per un periodo», ha evidenziato ancora.
M5S: “Meloni non si metta contro la Ue”
«La Commissione europea sostiene il reddito di cittadinanza a tal punto che lo raccomanda a tutti gli Stati membri. Sulla base dei criteri individuati e presentati oggi dai Commissari Dombrovskis e Schmit, il reddito di cittadinanza andrebbe potenziato e ottimizzato in alcune sue parti, ma non certo abolito come propone Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni adesso è a un bivio: o sostiene il reddito di cittadinanza migliorando le politiche attive del lavoro, così come proposto dal Movimento 5 Stelle, o si mette contro l’Unione europea e milioni di cittadini in difficoltà. Noi non permetteremo mai che davanti a una recessione e con il caro bollette che sta mettendo in ginocchio milioni di famiglie si cancelli con un colpo di spugna l’unico strumento italiano di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale», così Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, in una nota.