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Reddito regionale di povertà, fino a 5 mila euro per famiglie indigenti: ecco come ottenerlo

Reddito regionale di povertà, fino a 5 mila euro per famiglie indigenti: ecco come ottenerlo
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La dotazione prevista è di 30 milioni. I beneficiari del fondo svolgeranno attività socialmente utili. Le domande possono essere presentate a partire dal 25 febbraio e fino al 15 aprile 2025

PALERMO – Un aiuto per le famiglie indigenti residenti in Sicilia: un contributo fino a 5 mila euro, una tantum, a fondo perduto, devoluto come contributo di solidarietà dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.

Un aiuto per le famiglie con un Isee inferiore a 5mila euro

Destinatari dell’agevolazione sono le famiglie residenti in Sicilia da almeno 5 anni, a partire dal 20 novembre 2024, data di entrata in vigore della legge regionale numero 28 del 18 novembre 2024, la legge di variazione del bilancio triennale 2024-2026. Ancora, devono possedere un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, per l’anno 2025, relativo alla situazione patrimoniale e reddituale dell’anno 2023, inferiore a 5 mila euro; né il richiedente né i componenti del nucleo familiare devono essere stati sottoposti, con provvedimento definitivo, a misure di prevenzione. Le domande si possono presentare a partire dalle 12 del 25 febbraio prossimo, fino alle 17 del 15 aprile. L’avviso ha una dotazione di 30 milioni di euro, che permetteranno di aiutare molte famiglie. La decisione del governo Schifani di pubblicare l’avviso nasce dalla volontà di far proprio il valore della solidarietà, che, come ha detto lo stesso presidente della Regione lo scorso dicembre, quando l’avviso è stato presentato, è un principio in cui il Governo regionale crede fortemente e che si realizza attraverso provvedimenti efficaci e mirati. Schifani sottolinea anche che il contributo avrà una ricaduta positiva per la società, perché i beneficiari saranno chiamati a svolgere attività utili alla comunità.

A seguito della presentazione delle istanze, verrà stilata una graduatoria in base al punteggio assegnato alla famiglia richiedente e il contributo economico sarà erogato secondo una serie di fasce: 5.000 euro oltre i 30 punti, 3.500 euro fino a 30 punti e 2.500 euro fino a 20 punti. Per quanto riguarda i criteri di reddito, il punteggio massimo, pari a 10 punti, sarà dato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro; fino 3.500 euro verranno assegnati 8 punti, mentre 6 a chi ha un Isee fino a 5.000 euro. Altri punti verranno erogati in base alla situazione familiare: 1 punto per ogni componente fino a un massimo di 9 punti per famiglie oltre gli 8 componenti. Due punti aggiuntivi saranno dati per ogni figlio minorenne. Vivere in affitto varrà altri 5 punti, mentre 8 punti andranno a chi vive una condizione di disagio sociale. A parità di punteggio sarà preferito il nucleo familiare con più figli minori, nel caso di ulteriore parità sarà preferito il nucleo familiare con disagio sociale. Si terrà in considerazione, quindi, se si tratti di nuclei familiari monogenitoriali con almeno un figlio minore convivente, ragazze madri, vedovi o vedove con figli, donne vittime di violenza ad opera di soggetti diversi dai componenti del medesimo nucleo o altra grave situazione di disagio certificata dall’ufficio dei Servizi sociali del Comune di residenza.

I beneficiari dovranno svolgere attività socialmente utili

I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psicofisico, in base ad intese con i Comuni di residenza. Lo svolgimento di queste prestazioni non determinerà l’instaurazione di alcun rapporto di lavoro subordinato o di pubblico impiego. Le domande devono essere presentate da un componente del nucleo familiare maggiorenne, personalmente o tramite un soggetto delegato, incluso un operatore del Caf, il centro di assistenza fiscale. Le domande possono essere presentate anche tramite tutore, curatore o amministratore di sostegno del richiedente, purchè muniti dei necessari poteri di rappresentanza. La domanda di contributo va presentata esclusivamente per via telematica all’indirizzo incentivisicilia.irfis.it, accedendo alla piattaforma dedicata mediante Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, o la Carta nazionale dei servizi.