Sul tanto discusso voto segreto è tornato a parlare il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani che ha annunciato che nel 2026 il governo e la maggioranza di centrodestra si attiverà per abolire questa norma.
Schifani: “Il parlamentare è chiamato a votare non in forza dell’appartenenza politica ma della propria coscienza”
“In Sicilia ci confrontiamo con un regolamento parlamentare dove il voto segreto può essere chiesto su tutto. Questo voto segreto spesso schiavizza il governo, a favore di chi vuole far sentire le proprie ire le scaricare proprie tensioni che non hanno nulla di politico a volte. Il primo atto parlamentare di modifica regolamentare che il governo presenterà a gennaio, in accordo con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, sarà una articolo dove si individua l’esercizio del voto segreto riconducendolo ai principi che caratterizzano questa esigenza nel regolamento della Camera o del Senato, cioè motivi di coscienza, della libertà personale dove effettivamente il parlamentare è chiamato a votare non in forza dell’appartenenza politica ma della propria coscienza”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel corso del suo intervento all’incontro “Noi, il Mediterraneo”, al Marina Convention Center, a Palermo.
“Presenteremo in Aula questa modifica chirurgica – aggiunge -. Se passerà non lo so, ma è mio dovere farlo. Io la presenterò, si potrebbe verificare il caso pirandelliano che la legge sul voto segreto non passi perché bocciata dal voto segreto. Ma è giusto che la politica si assuma le proprie responsabilità perché chi vince ha il diritto-dovere di governare e garantire l’esecuzione del programma. Noi andremo avanti”.
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