“Questa è l’immagine plastica della classe dirigente siciliana che continua a bloccare la regione: stessi nomi, stessi metodi, stessa impunità morale. È una questione etica e culturale prima che giudiziaria. Finché continueremo a considerare ‘normale’ che certi personaggi, che tra l’altro erano già stati arrestati e condannati per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, facciano politica, non cambierà mai nulla. Eppure questo sistema opprimente non è invincibile. Firma e fai firmare per sciogliere la Regione siciliana e commissariarla. Agiamo insieme, ora!”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, in merito all’inchiesta della Procura di Palermo che ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui l’ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro e il parlamentare di Noi Moderati, Saverio Romano, accusate a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione.
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Appalti truccati, la maxi inchiesta su Cuffaro e Romano. Interviene La Vardera
A margine dell’accaduto, arriva anche la reazione del leader di Controcorrente e deputato all’Ars, Ismaele La Vardera. “Quanto emerso stamattina dalla stampa lascia spazio a un quadro macabro e pericoloso della cosa pubblica. Sia chiaro, siamo garantisti e sicuri che procura e istituzioni faranno del loro meglio per portare alla luce la verità. Ma davanti a quanto emerso oggi su Cuffaro, Romano e tanti altri della Dc, Schifani non può di certo restare a guardare, il presidente della Regione deve necessariamente tutelare l’immagine della Sicilia e usare il pugno duro. Non ci può essere spazio per l’attesa di un verdetto, deve immediatamente intervenire mettendo alla porta la Dc e togliendola dalla sua giunta. Non è immaginabile che continuino a governare l’Isola con questi presupposti per questa ragione ho già chiesto a tutta l’opposizione di presentare insieme, già oggi, una mozione urgente di sfiducia. È il momento che questo governo vada a casa”, conclude l’esponente di Controcorrente, Ismaele La Vardera.
Il presidente della Regione Schifani sull’indagine su Cuffaro e Romano
In merito all’indagine su presunti appalti pilotati, condotta dalla Procura di Palermo e che vede coinvolto anche l’ex governatore Cuffaro (assieme ad altre 17 persone), si è espresso anche il presidente della Regione Renato Schifani. In una nota ha commentato: “Esprimo la mia piena fiducia nell’operato della magistratura che svolge con rigore e senso dello Stato il proprio compito di accertare la verità dei fatti. Gli indagati potranno dimostrare, nelle sedi opportune, la loro estraneità alle contestazioni mosse dalla procura”.
In una nota ufficiale della Regione, inoltre, si legge: “La Presidenza della Regione segue con la massima attenzione e con il massimo rigore gli sviluppi dell’inchiesta odierna della Procura di Palermo con riferimento all’Asp di Siracusa, riservandosi di adottare i provvedimenti di competenza all’esito della pronuncia del Gip”.

