Un menù a tendina malfunzionante. Sta in questo l’ultimo intoppo in cui la Regione Siciliana si è imbattuta nella gestione dei tanti avvisi di finanziamento che sempre più spesso si basano sulle piattaforme informatiche.
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Il rapporto con la digitalizzazione, tuttavia, continua a essere difficoltoso. Tristemente abituati a vedere andare in tilt i siti in occasione dei click day – i primi casi risalgono all’era Crocetta con il Piano Giovani, gli ultimi a settembre scorso con i problemi nella selezione dei progetti legati agli enti di formazione –, stavolta i problemi si sono verificati con la compilazione delle istanze relative all’avviso che, ironia della sorte, è stato ribattezzato Open Innovation Sicilia.
Proroga inevitabile
Approvato a inizio luglio, il piano riguarda una serie di agevolazioni da finanziare con un un budget da circa nove milioni e mezzo di euro e da utilizzare per favorire programmi di accelerazione e incubazione di iniziative imprenditoriali in diversi ambiti: dall’agroalimentare all’economia del mare, dall’energia alle scienze della vita, dalle smart cities al turismo e beni culturali, fino al settore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. L’avviso è rivolto a poli di innovazione, nel ruolo di soggetti proponenti, e al mondo delle micro, piccole e medio imprese (Mpmi) nonché a team di aspiranti imprenditori, nella veste di soggetti aderenti.
Nel caso delle Mpmi da coinvolgere in programmi di accelerazione viene richiesta la costituzione da non più di cinque anni, mentre per gli aspiranti imprenditori a cui offrire programmi di incubazione è concessa la possibilità di non avere ancora costituito una società.
Il malfunzionamento
“Sono eleggibili alle agevolazioni i programmi di accelerazione o di incubazione il cui costo complessivo risulti compreso tra 300mila euro e un milione di euro”, si legge nell’avviso. I termini per caricare i documenti richiesti per inoltrare la domanda di aiuto si sono aperti il 2 settembre e sarebbero dovuti scadere a mezzogiorno del 31 ottobre. Così però non è stato, per l’improvviso guasto al portale.
“A seguito di un malfunzionamento tecnico riscontrato nella piattaforma informatica dedicata alla presentazione delle istanze – si legge in un provvedimento firmato giovedì dal dirigente generale del dipartimento Attività produttive – non risulta attualmente possibile per i soggetti proponenti effettuare la selezione multipla dei servizi previsti dall’avviso, a causa della presenza di un menu a tendina che consente un’unica opzione di scelta”.
Il provvedimento è servito a ufficializzare la decisione di rinviare la scadenza per presentare le domande. “In base alle verifiche tecniche effettuate, i tempi necessari alla risoluzione del problema non risultano compatibili con il termine previsto per la chiusura dello sportello”, è stata l’ammissione.
I nuovi termini
La Regione ha fissato la nuova scadenza alle ore 12 del 14 novembre “al fine di garantire la piena operatività della piattaforma e di assicurare parità di condizioni per tutti i potenziali beneficiari”. Per quanto si tratti di una soluzione che consentirà ai soggetti interessati di avanzare la propria istanza di agevolazione, è inevitabile sottolineare come i guasti e gli intoppi informatici continuino a ricorrere con una non invidiabile frequenza. Il decreto di concessione della proroga è servito anche a rivedere un altro aspetto dell’avviso, questa volta riguardante la compilazione delle attestazioni bancarie.
Qualcosa di simile si era verificato nelle settimane scorse con l’avviso denominato “Ripresa Sicilia Plus”, che aveva portato il dipartimento a introdurre due nuovi modelli “in aggiunta al modello già adottato, al fine di agevolare l’accesso degli operatori alle agevolazioni previste e superare le criticità operative emerse nella compilazione”. La stessa soluzione è stata introdotta – “per analogia”, si legge – anche per Open Innovation Sicilia.

