Politica

Regione, Cobas/Codir a Schifani: “Nomini ARAN per riforme dell’amministrazione”

La passata legislatura è stata caratterizzata dalle continue provocazioni del governo Musumeci che ha calpestato le legittime aspettative dei lavoratori regionali: tale comportamento ha costretto la maggioranza dei sindacati a interrompere le trattative con l’ARAN Sicilia che avrebbe voluto che si sottoscrivessero accordi con aumenti contrattuali inferiori a quelli ottenuti a livello nazionale, il peggioramento di alcuni istituti giuridici e il nulla in tema di riclassificazione del personale. Ma gli aumenti sono dovuti per Legge e il nuovo governo Schifani ha stanziato le ulteriori somme per potere definire le trattative che, ovviamente, non possono prescindere dal tema della riclassificazione.

Chiediamo, pertanto, all’assessore regionale della Funzione Pubblica di dare una svolta alla vertenza, dando un segno tangibile di cambiamento rispetto al passato, in particolare rispetto agli ultimi 10 anni di governo in cui i lavoratori sono stati bersaglio dell’azione demagogica dei governi regionali che si sono succeduti con l’ausilio di certa stampa scandalosa e scandalistica.

“Si provveda subito alla nomina della nuova ARAN Sicilia”

Presidente Schifani, in realtà, la burocrazia in Sicilia è lenta perché così ha voluto una certa politica clientelare che ha sempre impedito la riorganizzazione della macchina amministrativa attraverso la riclassificazione del comparto e della dirigenza. Ciononostante i vari dirigenti generali, figli di quella politica sono sempre stati premiati per il raggiungimento, non si sa bene di quali, obiettivi addossando la responsabilità del malfunzionamento amministrativo il personale regionale.

Si provveda quindi, da subito, alla nomina della nuova ARAN Sicilia e si avviino le trattative! Ogni ulteriore ritardo sarà un segnale negativo che verrebbe letto come un grave elemento di continuità con un passato dominato da una politica che ha solo mortificato la Sicilia, la macchina amministrativa e i suoi addetti.

Ribadendo la disponibilità del COBAS-CODIR e del SADIRS a sottoscrivere un accordo ponte che consenta ai dipendenti di percepire, a titolo di acconto, le somme accantonate per gli aumenti contrattuali; si dia, comunque, priorità assoluta alla riforma della Regione che non si può mettere in coda ad altre riforme, non si può andare oltre: c’è l’esigenza di dare un nuovo volto alla macchina amministrativa, oggi in gravi difficoltà organizzative. Si rilanci, quindi, la direttiva politica che come sindacati autonomi abbiamo già ottenuto per riorganizzare la macchina burocratica regionale sul modello ministeriale da cui discende almeno tre quarti dell’azione amministrativa della Regione siciliana.

Sono già disponibili quasi tutti i soldi per riclassificazione, riqualificazione e contratto: presidente Schifani, dia la possibilità di attivare il cambiamento consentendo la ripresa delle trattative con la nuova ARAN Sicilia ed evitare anche che il giusto avvio di concorsi per nuove assunzioni possa essere letto come una nuova azione clientelare fatta sulla pelle di migliaia di lavoratori del comparto e della dirigenza che, da oltre un quarto di secolo, aspettano legittimamente il riconoscimento delle proprie professionalità e dei propri diritti.