“Quanto accaduto ieri è un chiaro segnale di crisi di governo. Mentre Schifani pensa già al bis, i suoi stessi alleati hanno contribuito in modo attivo a spazzare via la sua stessa manovra. E sono anche stupito dal fatto che Schifani abbia mandato l’assessore Dagnino in aula senza ritirare la manovra per fargli bocciare una norma dopo l’altra”. Questo è quanto descritto all’agenzia Italpress dal leader di Controcorrente, il Deputato Ismaele La Vardera.
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Schifani, La Vardera: “Aperto uno scenario che ci potrebbe portare presto al voto”
“Questo apre uno scenario che secondo me ci porterà al voto prima del tempo – continua La Vardera – È stata una vera e propria presa di posizione da parte della maggioranza per far capire al governatore che non lo vogliono più. La nota positiva però è che tutte la mancette previste sono state bocciate. Nonostante tutto, se una manovra da circa 250 milioni viene approvata solo per un terzo, a perdere non è la maggioranza ma i siciliani che hanno affidato il mandato a un governo di irresponsabili”, conclude il deputato, leader di Controcorrente, sul caso intorno al governo Schifani.
L’approvazione Ars nel pomeriggio e la stizza della Regione
Poco dopo l’ora di pranzo, è arrivata l’approvazione della manovra quater dell’Ars, con il via libera a 200 milioni di euro. La Regione, però, ha evidenziato quanto sia il voto segreto che gli avvenimenti in Aula abbiano “ bloccato misure caratterizzanti, fortemente sostenute dal governo. In particolare, lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle iniziative cinematografiche che avrebbe portato al sostegno anche del film su fratel Biagio Conte; lo stanziamento di 10 milioni di euro per contributi alla realizzazione di laghetti aziendali da parte delle imprese agricole; e, ancora, lo stanziamento di 4 milioni a favore delle imprese del settore dell’editoria giornalistica e libraria. Infine, il voto segreto ha bocciato la misura del South working, intervento che avrebbe consentito l’erogazione alle imprese di 30 mila euro per ciascun lavoratore occupato, con accordi per lo svolgimento del lavoro in modalità agile, cioè nel proprio luogo di residenza”.

