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Regione, il governo nazionale spalma il debito in dieci anni

Regione, il governo nazionale spalma il debito in dieci anni
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 05-09-2019 Roma Politica Palazzo Chigi – Primo Consiglio dei Ministri Nella foto Giuseppe Provenzano Photo Roberto Monaldo / LaPresse 05-09-2019 Rome (Italy) Chigi palace – Council of Ministers In the pic Giuseppe Provenzano

L’annuncio della decisione, che sarà ratificata lunedì e dovrebbe evitare alla Sicilia i sacrifici annunciati nei giorni scorsi, è venuta dal ministro Provenzano. Musumeci lo apprende da Boccia e ringrazia Conte. La soddisfazione del capogruppo del Pd all’Ars Lupo e dei sindacati

“La norma sul ripiano del disavanzo della Regione Siciliana non poteva andare nel milleproroghe, come proponeva qualcuno in maniera alquanto irrituale. La procedura costituzionalmente corretta, condivisa con il ministro Francesco Boccia, al quale spetta la proposta, a seguito dell’accordo raggiunto in Commissione paritetica, è un decreto legislativo su norme di attuazione dello Statuto in materia contabile, che sarà varato in Consiglio dei ministri lunedì prossimo”.

Lo ha annunciato il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano sottolineando che il governo nazionale è mosso dalla volontà di aiutare la Regione siciliana a risolvere i problemi di bilancio che altrimenti “ricadrebbero sui lavoratori e sugli enti locali, che non portano alcuna responsabilità nella gestione dei bilanci regionali, su cui è necessario fare maggiore chiarezza, seguendo il richiamo forte che è venuto dalla Corte dei conti”.

Musumeci parteciperà alla riunione del Cdm

La conferma è venuta in serata anche dal Governatore della Sicilia e dallo stesso ministro Boccia, che ha tenuto a sottolineare come “Il decreto legislativo secondo le procedure costituzionali consentirà alla Regione Siciliana di operare correttamente secondo la legge e non inciderà sulle altre Regioni e sugli equilibri complessivi del Bilancio dello Stato”.

“È un chiaro e netto segnale di attenzione e di responsabilità – ha aggiunto – che il governo nazionale nella sua interezza trasmette all’intera comunità siciliana. Ogni altra norma ordinaria sarebbe stata illegittima e incoerente rispetto alle finalità che riguardano la condizione finanziaria della Regione”.

“Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia – ha confermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci -, mi comunica che il Consiglio dei ministri esaminerà, nella seduta di lunedì, il provvedimento con il quale la Regione potrà ripianare il disavanzo. Come previsto dal nostro Statuto, parteciperò personalmente alla riunione del governo nazionale. Apprezzo che il presidente Conte abbia voluto dar seguito alla richiesta inoltrata nei giorni scorsi”.

Lupo, soluzione di grande responsabilità

“La soluzione individuata dal Consiglio dei Ministri per ripianare il disavanzo della Regione – ha commentato Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd nell’Assemblea Regionale Siciliana – spalmando il debito in dieci anni è un atto di grande responsabilità da parte del governo nazionale nei confronti della Sicilia”.

“Parliamo – ha aggiunto Lupo – di un passaggio importantissimo per il percorso di salvaguardia delle finanze regionali. È doveroso ringraziare quanti si sono impegnati per raggiungere questo risultato, cominciando dai ministri Francesco Boccia e Giuseppe Provenzano”.

Provenzano, tornare nell’alveo della collaborazione istituzionale

“È necessario adesso – ha aggiunto Provenzano – riportare il confronto Stato-Regione nell’alveo della più leale collaborazione istituzionale, con la sobrietà che aiuta a risolvere i problemi e non con la propaganda. Il Governo nazionale c’è, come dimostra l’impegno centrale per evitare che la Sicilia perda i fondi europei, come dimostra la norma approvata oggi in Consiglio dei ministri sul Commissario per le strade provinciali siciliane”.

“Soprattutto – ha concluso – c’è lo Stato, anche su questa delicata vicenda del bilancio. Chi ha il dovere di rappresentare le istituzioni dovrebbe impegnarsi a ricordarlo tutti i giorni ai cittadini e forse anche a se stesso”.

La soddisfazione dei sindacati

Soddisfatti i sindacati.

Per il segretario generale della Cgil Alfio Mannino “Cogliamo l’attenzione del governo nazionale nei confronti della Sicilia e prendiamo atto con soddisfazione della misura annunciata. Il nostro auspicio è adesso che si evitino sterili contrapposizioni. Al presidente Musumeci chiediamo di bloccare i tagli e di aprire subito il confronto per definire un piano che affronti i nodi strutturali, trovando rimedi per le difficoltà economiche e di bilancio della Sicilia evitando che in futuro si ripropongano gli stessi problemi”.

Per il segretario della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio “a prescindere dalle modalità dell’intervento, non consentiremo operazioni che scarichino sulla società i costi di nodi irrisolti e di mancate assunzioni di responsabilità”.

“Prendiamo atto con soddisfazione – ha aggiunto Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia – dell’intervento del governo nazionale. A questo punto chiediamo al presidente Musumeci di bloccare subito i tagli e di convocarci per definire un vero piano di programmazione e rilancio”.

“Serve – ha concluso – aprire subito il confronto per definire un piano che affronti i nodi strutturali e che faccia ripartire l’economia”.

Il monito di Micciché e la risposta di Musumeci

Tre giorni fa il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, parlando in termini molto preoccupati del disavanzo da due miliardi e duecento milioni di euro e, in generale, della situazione finanziaria della Regione, aveva sottolineato “Siamo in emergenza bilancio”, aggiungendo “Invito il presidente della Regione a chiedere aiuto allo Stato e faccio appello al premier Conte e al ministro dell’Economia che hanno il dovere di fare di tutto per risolvere la situazione”.

“Concordo – aveva risposto il Governatore – con il presidente Gianfranco Miccichè, ha ragione quando dice ci vuole più Stato ma lo Stato è distratto”.

Ora però che dal governo nazionale è giunta quest’importantissima apertura, la palla passa a quello regionale.