Regione, piani per Risorgimento Sicilia - QdS

Regione, piani per Risorgimento Sicilia

Carlo Alberto Tregua

Regione, piani per Risorgimento Sicilia

giovedì 24 Giugno 2021

Crescita Pil con tutti i mezzi

Crescita Pil, riforma della Pubblica amministrazione, pernottamenti, termovalorizzatori, depuratori, rete idrica, riparazione del territorio ed altri filoni devono essere affrontati dalla Regione ora, non domani.
I guai dei bilanci sono sotto gli occhi di tutti perché preparati da incompetenti. Non si spiega diversamente come si siano create quelle anomalie puntualmente rilevate dalla Corte dei Conti.

L’assessore regionale, Gaetano Armao, eccellente professore di diritto, non può essere accusato di negligenza in materia di organizzazione aziendale e di bilanci, sebbene abbia la responsabilità oggettiva dell’indirizzo e del controllo, come la stessa responsabilità oggettiva, di indirizzo e controllo, è a carico del Presidente della Regione, per il suo ruolo istituzionale.

Detto questo, è evidente che l’elaborazione dei bilanci, preventivo e consuntivo, al di là delle indicazioni politiche, sia di intera responsabilità della dirigenza, la quale ancora una volta ha dimostrato pochezza professionale.

Perché sottolineiamo tale pochezza professionale? Perché quando la macchina amministrativa non è efficiente, non riesce a valorizzare e ad attuare le linee programmatiche di governo che hanno obiettivi di crescita.
Appunto di crescita dobbiamo ora programmare e, sinteticamente, di quella del Prodotto interno lordo della Sicilia, crollato nel 2020 alla cifra di 79 miliardi, mentre per collocarsi in un valore medio delle regioni dovrebbe superare i cento miliardi.

Per raggiungere tale obiettivo occorre un programma nerboruto e di cinque anni almeno, per consentire all’economia siciliana di crescere a ritmi superiori a quelli nazionali, che, in base a più fonti, nel 2021 dovrebbe andare intorno al 4,5 per cento. La Sicilia, per conseguenza, in linea con un processo di avvicinamento, dovrebbe crescere fra il sei e il sette per cento l’anno.

Non abbiamo sentito nessuno dagli ultimi presidenti della Regione, e purtroppo neanche da Nello Musumeci, l’avere indicato al primo punto del loro programma una crescita del Pil, mentre hanno sempre praticato una politica assistenziale che ha rovinato l’economia isolana.
Analizziamo i piani prospettati. Crescita Pil: bisogna rivitalizzare tutte le attività produttive, quelle agricole e, soprattuto, il turismo, creando eventi e attirando in Sicilia la convegnistica e la congressistica.

Occorrerebbe che la Regione coinvolgesse l’Anci, in modo che i 391 comuni diventassero protagonisti, ospitando turisti nazionali ed esteri. Ma per raggiungere questo obiettivo è indispensabile creare eventi di ogni genere: dai premi culturali, ai concerti, alle manifestazioni sportive ed altre, per cui vi sono decine di impresari pronti con la proposta che preveda le relative iniziative.

Non sappiamo quanti pernottamenti saranno contabilizzati in Sicilia quest’anno, ma sappiamo di avere più volte invitato il presidente Musumeci ad attivare un piano per la mobilità, interna dei siciliani e degli studenti, da maggio a dicembre. Tale mobilità potrebbe apportare fra sei e sette milioni di pernottamenti, con quello che ne consegue.
Ricordiamo che i depositi bancari, anche in Sicilia, sono aumentati perché i siciliani non hanno speso. Facciamo spendere i loro soldi nell’Isola.

La riforma della Pubblica amministrazione è presente nella nostra linea editoriale continuamente, per la semplice ragione che se la macchina burocratica non funziona come il motore di una Ferrari, tutte le iniziative politiche si infrangono contro il muro del nullacreato dai nullafacenti e dai nullacompetenti.

Occorre che il presidente Musumeci dia un vigoroso incarico al presidente dell’Aran in carica, o eventualmente ad altro presidente che abbia frequentato un Mba (Master in business administration), per portare i sindacati dei dirigenti regionali (disponibili) ad un piano totale di riorganizzazione e digitalizzazione, dal quale discende (ovviamente) il fabbisogno di figure professionali. Con ciò, smettendola di assumere precari a casaccio e senza avere preventivamente determinato il fabbisogno di tipologie professionali.

Termovalorizzatori, rete idrica e depuratori vanno messi in funzione al più presto, senza ulteriori ritardi.

Uomo avvisato…

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