Le elezioni di secondo livello degli organismi dei Liberi Consorzi di Comuni e delle Città Metropolitane, che erano state fissate per il 30 giugno, sono state rinviate ad una data compresa fra il 1 ed il 30 aprile 2020. Lo prevede una norma che è stata “agganciata” come emendamento al disegno di legge sulla pesca esaminata oggi in aula.
Duro il commento del capogruppo Giuseppe Lupo e del parlamentare regionale del Pd Antonello Cracolici: “Dopo una campagna elettorale per le Europee passata a promettere a sindaci e consiglieri un ruolo negli organismi di Liberi Consorzi e Città Metropolitane, ecco che il centrodestra getta la maschera ed al primo voto rinvia le elezioni di un anno”.
“Oltretutto – hanno aggiunto Lupo e Cracolici, componenti della commissione Affari Istituzionali – la norma è stata approvata con un emendamenti presentato direttamente in Aula ed agganciato al ddl sui Marina resort senza il preventivo esame della Commissione”.
Intanto il sottosegretario all’Interno, il leghista Stefano Candiani, ha incontrato a Roma i rappresentanti di tutte le Regioni italiane per parlare del futuro delle Province e del ruolo delle Regioni nel lavoro di scrittura delle linee guida per la riforma del Testo Unico degli Enti Locali.
“Non ripeteremo gli errori del passato – ha detto il rappresentante di Regione Lombardia, l’assessore Massimo Sertori – la situazione non è più gestibile, la governance va rivista”.
“La collaborazione con le Regioni nell’opera di ridefinizione delle Province è fondamentale – ha rassicurato Candiani – L’aver stanziato cinquecento milioni di euro a quegli enti, è la dimostrazione che vogliamo arrivare fino in fondo a questo percorso. La legge Delrio va superata, salvando quel che può esserci di buono ma senza paura di eliminare le sue storture e degenerazioni. Come emerso dall’incontro di oggi è fondamentale lavorare senza pregiudizi e senza tabù per ripristinare l’ente intermedio che si è rivelato fondamentale per la gestione del territorio”.

