Secondo voci di corridoio Valerio Antonini del Trapani Calcio sarebbe un possibile acquirente ma il presidente Renato Schifani smentisce: “Il bilancio è positivo e lo scalo è di proprietà regionale”
TRAPANI – “L’aeroporto ha superato l’anno scorso la cifra di ben 1,3 milioni di passeggeri”. Lo ha affermato giovedì l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone. Il Vincenzo Florio, aeroporto trapanese, è stato in questi ultimi giorni motivo di discussione a livello regionale. Parte delle argomentazioni riguarda l’aumento di capitale deciso dalla Regione siciliana, con strascichi di polemiche sullo stato del bilancio che apparirebbe negativo, ed in parte per via della voce che circolerebbe sull’intenzione del beniamino del Trapani calcio, il presidente Valerio Antonini, di rilevare lo scalo.
In occasione della conferenza stampa sull’estensione della scontistica regionale a contrasto del caro voli da e per la Sicilia, il presidente Renato Schifani ha preso le difese dello scalo e della proprietà regionale del Vincenzo Florio con la gestione di Airgest. “L’aeroporto di Trapani è in piena salute ed è di proprietà della Regione”, ha affermato il presidente della Regione siciliana proponendo anche alcuni dati a dimostrazione dello stato dello scalo: “Faccio un esempio: nel 2023 oltre un milione e trecentomila passeggeri, con un aumento del 230% rispetto al 2019, i voli internazionali sono aumentati del 250%, per la prima volta il conto economico si chiude in attivo, di 600 mila euro; cioè, noi abbiamo ereditato un conto economico passivo e la società sta recuperando ed è in utile”.
L’aumento di capitale indica una crescita
E sulla questione dell’implementazione di capitale, Schifani è chiaro: “Per quanto riguarda l’aumento di capitale, tengo a chiarire che non è un aumento dovuto a perdita di capitale: è dovuto perché avendo superato dei budget di movimento passeggeri, è necessario adeguare il capitale a nuovi livelli”. Se questo non fosse sufficiente, il presidente della Regione Siciliana ha chiuso la questione con un inciso: “Quindi è una misura che indica la crescita, non la perdita”.
Stessa linea da parte dell’assessore all’economia Marco Falcone: “Ai sensi delle leggi di settore, occorre quindi aumentare il capitale sociale di Airgest, irrobustendola e adeguandola al mercato; non si tratta di un soccorso di ‘mamma Regione’, ma di una iniezione di fondi prevista dalla legge per supportare una realtà virtuosa e in crescita, nell’interesse dell’economia e di tutto il trapanese”.
Un giovedì di ringraziamenti ed attestati di stima. Mentre Schifani, da palazzo d’Orleans, si congratulava con il management dello scalo di Trapani, il manager Salvatore Ombra, presidente di Airgest, ringraziava il presidente della Regione siciliana e l’assessore all’Economia per il sostegno al Vincenzo Florio. “Siamo consapevoli che la Regione siciliana è il vento sotto le ali del Vincenzo Florio”.
Sulla ipotesi di cessione del Vincenzo Florio però Renato Schifani ha lasciato una porta aperta con un intervento in parte controverso: “L’aeroporto di Trapani, per quello che sono i dati, ha bisogno di capitani coraggiosi che si facciano avanti, senza nessun invito, e che si presentino, non da noi ma sul territorio, per dire ‘io voglio comprare’. Di questi capitani coraggiosi non ne abbiamo bisogno”. Un intervento che sembra una apertura al dialogo con chi in questo momento sta investendo molto sul territorio, come appunto Valerio Antonini. L’aeroporto è comunque un boccone appetibile, soprattutto alla luce delle recenti evoluzioni.
Secondo uno studio economico commissionato dallo scalo, ogni euro investito sull’aeroporto produce un ritorno economico 45 volte più grande. Nel 2026 il Vincenzo Florio sarà collegato ad una nuova fermata tra le stazioni di Marausa e Mozia-Birgi insieme a opere di viabilità stradale e pedonale per raggiungere l’aeroporto e a un parcheggio di interscambio.