Regione, sospeso dipendente Ars: vessava imprenditori - QdS

Scandalo all’Ars, dipendente vessava imprenditori per ottenere favori

web-sr

Scandalo all’Ars, dipendente vessava imprenditori per ottenere favori

Redazione  |
venerdì 03 Febbraio 2023

Le indagini avrebbero fatto emergere la propensione del dipendente dell'Ars a chiedere favori per sé e per terzi.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, a conclusione di un’attività d’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, nella mattinata odierna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare coercitiva del divieto di dimora di 1 anno nel territorio della provincia di Palermo nonché della misura cautelare interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio per lo stesso periodo, emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo, a carico dell’ex R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giuseppe Mirici Cappa, indagato per il reato di “tentata induzione indebita a dare o promettere utilità” ex artt. 56 e 319 quater c.p..

Dipendente Ars sospeso, le indagini

L’attività investigativa, si è sviluppata a seguito della denuncia presentata da un imprenditore che, dopo essersi aggiudicato nel 2019 una gara di appalto di servizi e ristorazione-bar presso la sede dell’Assemblea regionale siciliana, avrebbe ricevuto delle forti ed insistenti pressioni da parte di Mirici Cappa affinchè si rivolgesse esclusivamente a fornitori indicati da quest’ultimo. A fronte del rifiuto da parte dell’imprenditore, il pubblico ufficiale avrebbe posto in essere nei suoi confronti reiterati comportamenti ostili e vessatori.

Le indagini facevano emergere, inoltre, la marcata propensione di Mirici Cappa a richiedere favori, per sé e anche per terzi, ad alcuni imprenditori affidatari di commesse da parte dell’Ente, e ciò in forza del ruolo rivestito e dei conseguenti stretti e quotidiani rapporti che il funzionario intratteneva con gli stessi.

È doveroso rilevare che l’odierno destinatario della misura cautelare è, allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017