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La Regione mette sul piatto oltre un milione di euro per sostenere le realtà che operano nel settore sociale

La Regione mette sul piatto oltre un milione di euro per sostenere le realtà che operano nel settore sociale

Finanziamenti destinati a Comuni, associazioni e altri soggetti attraverso un decreto dell’assessorato al ramo

PALERMO – Un’importante iniezione di risorse con l’obiettivo di dare nuovo slancio al tessuto sociale della Sicilia. L’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro ha ufficializzato una nuova tornata di finanziamenti destinati a Comuni ed enti del terzo settore, attraverso il Ddg n. 3202 firmato dalla dirigente generale Maria Letizia Diliberti.

Progetti ammessi e fondi disponibili

Il provvedimento conferma quanto l’Ente regionale stia puntando con decisione sulla coesione sociale, la solidarietà e l’inclusione. Tuttavia, l’analisi dei dati rivela una realtà articolata: dei 102 progetti ammessi inizialmente in graduatoria, soltanto 81 riceveranno effettivamente i fondi disponibili.

Ammontare delle risorse

Le risorse stanziate per questa seconda finestra di contributi ammontano a oltre un milione di euro, precisamente un milione 37 mila euro e 203,50 centesimi. Si tratta di una somma significativa, frutto di una dotazione aggiuntiva dell’assessorato e dei fondi liberati da precedenti rinunce, destinata a sostenere iniziative che possono avere un impatto concreto sulle comunità locali. Una cifra che conferma l’attenzione della Regione nei confronti di progetti che non sono solo gesti simbolici, ma interventi concreti in grado di rafforzare le reti sociali e creare opportunità di inclusione per i cittadini siciliani.

Gli obiettivi dei progetti finanziati

L’obiettivo dichiarato del decreto è promuovere una cultura del rispetto e della solidarietà che attraversi tutti gli ambiti della vita comunitaria. I progetti finanziati sono pensati per favorire la parità di genere, il rispetto delle differenze, promuovere l’inclusione di persone con disabilità e sostenere la genitorialità, senza dimenticare l’importanza di diffondere buone pratiche nell’uso dei dispositivi digitali. Un aspetto particolare riguarda anche il rafforzamento della memoria storica e l’impegno antimafia, elementi ritenuti essenziali per costruire comunità più coese e consapevoli. Tra i progetti finanziati, alcuni emergono per la loro complessità e il valore economico coinvolto.

Le iniziative più rilevanti

L’iniziativa più importante raggiunge i 35.000 euro e rappresenta un intervento ambizioso e articolato, pensato per produrre un impatto significativo sulla comunità che coinvolge. Seguono altri progetti di rilievo, con costi che superano i 30.000 euro, tutti proposti da cooperative sociali e associazioni con esperienza consolidata nel settore.

Obbligo di realizzazione integrale

Ciò che accomuna tutte le iniziative finanziate è l’obbligo di realizzazione integrale: anche quando il contributo regionale è inferiore a quanto richiesto, l’Ente beneficiario deve portare a termine il progetto così come era stato progettato, senza tagli o riduzioni. Questo aspetto garantisce che l’impegno sociale previsto non venga indebolito e che gli effetti positivi dei progetti siano pienamente percepibili sul territorio.

Progetti esclusi dalla graduatoria

Accanto ai progetti finanziati, il decreto registra anche un numero significativo di esclusioni. Sono 113 le istanze non ammesse, un dato che riflette la necessità di rispettare criteri rigorosi di ammissibilità e di trasparenza nella gestione dei fondi pubblici. Le motivazioni sono varie: alcune riguardano mancanze formali o documentali, altre sono legate a problemi finanziari come cofinanziamenti insufficienti o superamento dei limiti previsti per compensi e spese professionali. Alcuni enti non risultavano iscritti al Runts, mentre altri non hanno prodotto l’accettazione formale del contributo nei tempi stabiliti, condizione necessaria per poter ricevere le risorse.

Accettazione del contributo

Per gli enti che beneficeranno del finanziamento a seguito dello scorrimento della graduatoria o dell’accoglimento di osservazioni, il termine per comunicare formalmente l’accettazione del contributo era di dieci giorni dalla pubblicazione del decreto. Un passaggio fondamentale per consentire l’avvio rapido delle iniziative e garantire che le risorse disponibili siano immediatamente impiegate a beneficio delle comunità siciliane.

Un quadro complessivo della Sicilia sociale

Il quadro che emerge da questa nuova finestra di contributi racconta una Sicilia attiva, fatta di associazioni, cooperative e Comuni che si impegnano quotidianamente per migliorare la qualità della vita dei cittadini. È un impegno che si misura non solo in termini economici, ma anche in capacità di progettare interventi che rispondano ai bisogni reali del territorio. I fondi stanziati, infatti, non rappresentano un semplice sostegno finanziario: sono uno strumento per costruire legami, rafforzare reti di solidarietà e promuovere una cultura dell’inclusione, della partecipazione e del rispetto reciproco.