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Verso potenziamento ospedale di Castelvetrano

Verso potenziamento ospedale di Castelvetrano

martedì 27 Aprile 2021

Dal presidente Musumeci annunciati un nuovo reparto di emodinamica, più pediatri e la possibilità di riattivare la chirurgia generale. Già disposto il concorso per assumere personale per il punto nascita

CASTELVETRANO (TP) – Un nuovo reparto di emodinamica, più pediatri e l’ipotesi di rimettere in piedi la chirurgia generale. Tutte possibilità che si stanno concretizzando sull’ospedale di Castelvetrano, a beneficio ovviamente dell’intera sanità trapanese.

A darne l’annuncio il governo regionale che sta mettendo in atto una strategia di potenziamento per il nosocomio, spesso preso di mira per un presunto svuotamento delle prestazioni. Impegni che sono stati presi a margine di un lungo vertice che si è tenuto tra il presidente della Regione, Nello Musumeci, il commissario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà e il direttore generale del dipartimento regionale per la Salute Mario La Rocca.

Al di là dei buoni auspici c’è anzitutto un atto concreto: in questi giorni è stata disposta la pubblicazione del concorso pubblico per otto pediatri, dai quali attingere per consentire la copertura dei turni di reperibilità nel punto nascita dell’ospedale di Castelvetrano, temporaneamente sospeso e accorpato nelle attività al presidio di Mazara del Vallo.

Sicuramente la decisione più importante uscita dal vertice è quella di istituire all’interno del nosocomio castelvetranese un laboratorio di emodinamica, tale da servire una buona parte della valle del Belice per quei pazienti bisognosi di un trattamento di angioplastica, oggi costretti a essere trasferiti presso il presidio di Sciacca, con tempi di percorrenza non compatibili con la gravità della patologia. Nella provincia trapanese è presente un solo servizio del genere, ubicato a Trapani.

L’emodinamica (o cardiologia interventistica) si occupa delle problematiche che riguardano il flusso del sangue nel cuore e all’interno del sistema vascolare, che raggiunge ogni angolo del nostro corpo. Il costituendo reparto, quindi, si occuperà di diagnosticare e curare i problemi che possono sorgere nell’apparato circolatorio, cioè all’interno del cuore e a livello di valvole e di vasi sanguigni. Gli interventi di cardiologia interventistica non prevedono l’esecuzione di atti di natura chirurgica, che richiedano, ad esempio, l’apertura del torace, ma vengono svolti per via “percutanea”, cioè attraverso un piccolo foro che viene praticato a livello inguinale, del polso o della piega del gomito, in anestesia locale e blanda sedazione.

“La volontà del governo regionale – ha precisato Musumeci – è quella di mettere l’ospedale di Castelvetrano nelle condizioni di esprimere il massimo delle proprie potenzialità. Il campanilismo territoriale non serve, anzi diventa un ostacolo, in un territorio in cui sono presenti parecchie strutture ospedaliere. Sia promossa subito ogni possibile iniziativa affinché quel nosocomio sia potenziato”.

Si è inoltre discusso della possibile riattivazione dell’unità operativa complessa di chirurgia generale. Dai vertici dell’Asp è stato assicurato, con numeri alla mano, l’alto standard di produttività mantenuto negli anni e paragonabile ad altre strutture complesse, sia sul piano quantitativo delle prestazioni che su quello qualitativo. Analogo il ragionamento fatto per l’unità complessa di anestesia e rianimazione, anche al fine di fronteggiare la pandemia da Covid, con il potenziamento della rete dei posti letto di terapia intensiva.

Il presidente Musumeci ha infine chiesto al commissario Zappalà di riavviare subito i contatti con l’amministrazione comunale per attivare un centro vaccinale fuori dall’ospedale, in locali pubblici idonei. “Con la buona volontà di tutti – ha concluso Musumeci – sarà presto ripristinata una condizione di equilibrio anche in quel territorio, senza dare spazio a inutili e dannose polemiche e strumentalizzazioni”.

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