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Registrata grande affluenza alle giornate diabetologiche acesi

Registrata grande affluenza  alle giornate diabetologiche acesi

ACIREALE – Il pianeta diabete a 360 gradi. Dalla gestione all’approccio innovativo, passando per le numerose patologie conseguente a questa malattia che, in Italia, colpisce quasi il 5% della popolazione, con almeno un milione di persone che, ancora, non ha scoperto di soffrirne. Informazione e aggiornamento le parole chiave delle giornate diabetologiche acesi: momento di dibattito in cui medici di base e specialisti si sono confrontati con l’obiettivo di migliorare approccio e gestione.

“Sono molto contento – spiega Cristiano Crisafulli, responsabile scientifico – perché questo evento che abbiamo voluto realizzare è andato oltre le più rosee previsioni. Abbiamo avuto una grande affluenza di pubblico, ma soprattutto sono davvero contento della qualità delle relazioni dei colleghi che hanno permesso di sviscerare dei problemi che, nella quotidianità, vengono sottovalutati e ci hanno consentito di riflettere parecchio sul modo in cui lavoriamo e combattiamo contro il diabete”.

Lo scopo del congresso – aggiunge Massimo Catanuso, medico – è proprio quello di vedere il paziente nella sua totalità. Non dobbiamo parlare solo di malattia diabetica, ma bensì di tutto quello che c’è attorno alla malattia diabetica”.

Tra le complicanze del diabete più debilitanti per il paziente, a ledere maggiormente la qualità della vita ci sono i problemi legati al piede e all’eventualità di un’amputazione. Anche in questo caso, però, nel corso degli anni si è registrato un netto miglioramento della situazione

“La situazione – spiega Carmelo Licciardello, responsabile ambulatorio piede diabetico Centro medico catanese – negli ultimi anni è notevolmente migliorata, perché sono cresciuto le amputazioni minori, ovvero quelle al sotto della caviglia, e questo è fondamentale soprattutto per quanto riguarda la qualità della vita del paziente”.

Durante gli interventi che si sono susseguiti si è discusso dei problemi sessuali che possono scaturire dal diabete, del trattamento del dolore neuropatico e di quello intraospedaliero del paziente diabetico con Sca.

Inevitabile, poi, un accenno alla questione dieta: passaggio imprescindibile per qualsiasi paziente diabetico. Anche in questo settore non è mancata una fondamentale evoluzione: si parla infatti di diete a basso contenuto di carboidrati, ma anche di diete equivalenti, sempre più vicine alla normalità, ovvero a quelle di chi non soffre di tale patologia. Uno dei must legati al diabete e alla gestione della malattia, comunque, rimane sempre la quotidiana e necessaria iniezione di insulina. In questo senso l’evoluzione tecnologica ha migliorato notevolmente la qualità della vita dei pazienti.