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Renga-Nek, un’estate all’insegna della Dolcevita: “Da Sicilia sempre affetto, sul palco siamo felici”

Renga-Nek, un’estate all’insegna della Dolcevita: “Da Sicilia sempre affetto, sul palco siamo felici”

Il tour farà tappa nell’Isola il 16 agosto alla Villa Bellini di Catania e il 17 agosto al Teatro di Verdura a Palermo

Un’estate all’insegna della ‘Dolcevita’ per due voci straordinarie. Ancora insieme per infiammare il pubblico delle grandi occasioni, cavalcheranno successi che vanno da ‘Laura non c’è’ ad ‘Angelo’, da ‘Fatti avanti amore’ a ‘Il mio giorno più bello nel mondo’. In un connubio unico ed emozionante, sul palco Renga e Nek live per festeggiare rispettivamente i quaranta e i trent’anni di carriera artistica: due anniversari tutti da cantare.

Il tour, prodotto e organizzato da Friends & Partners, farà tappa in Sicilia per un doppio appuntamento: il 16 agosto alla Villa Bellini per la rassegna ‘Sotto il vulcano fest’ (direzione artistica di Nuccio La Ferlita), organizzata da Puntoeacapo in collaborazione con il Comune di Catania e Catania summer fest; il 17 agosto al Teatro di Verdura nel cartellone della kermesse “Dream pop fest Palermo”, organizzata da Puntoeacapo in collaborazione con il Comune di Palermo.

Renga: “Questa è una terra che amo profondamente, Mia madre è di origini siciliane, di Palermo. Qui ci sono parti delle mie radici”.

Nek: “Il pubblico siciliano – si sa – è molto caloroso ed entusiasta. Ogni volta che veniamo a suonare, sia singolarmente, sia io e Francesco insieme, siamo sempre ricevuti con grande affetto”.

Un numero sempre crescente di fan che va letteralmente in visibilio. Cosa si deve aspettare di diverso rispetto al tour precedente?
Nek: “C’è una piccola parentesi in cui ognuno di noi si ritaglia un proprio spazio. Si entra in contatto con la gente anche attraverso i pezzi degli altri”.

Un concerto rodato al 100%, un entusiasmante karaoke fatto di singoli amati dalla gente, uno dietro l’altro.
Renga: “Il pubblico viene sorprendentemente preso da questo gioco di rimandi e di canzoni che si scambiano interpretazioni diverse. Ed è questa, secondo me, la formula che alla fine vince”.

Un emozionante viaggio temporale, dai Timoria all’ultimo Sanremo.
Nek: “Ci sarà anche una piccola parentesi ancora più rock rispetto al pop-rock che presentiamo nel concerto. Per questa seconda tranche abbiamo cambiato alcuni connotati, rovesciando la scaletta per offrire al pubblico qualcosa di diverso e per stimolare noi stessi”.

Qual è il criterio di scelta dei brani e l’ordine in cui proporli?
Renga: “Le scalette si fanno ‘a sentimento’. Il segreto è quello di riuscire a dare dei tempi e un ritmo al concerto, in modo che il pubblico possa godere con te. Si devono emozionare, prima di tutto, divertire e cantare”.

L’alternanza di momenti in cui ascoltare delle romantiche ballad, seguiti da altri in cui si dovrà per forza saltare.
Nek: “C’è una dinamica studiata apposta per far sì che le persone siano sempre sorprese di ascoltarci, o almeno questo è il nostro intento”.

Due diverse visioni artistiche che convergono in una totale sinergia. Mai uno scontro?
Renga: “Sarà anche una strana alchimia ma riusciamo sempre a raggiungere il compromesso ancora prima di metterlo sul tavolo. Nel senso che ognuno ha cura del bene dell’altro, e questo fa sì che ci si trovi anche quando bisogna fare delle scelte. Il nostro è un rapporto tale per cui tutto diventa molto normale e senza nessuna discussione”.

Una collaborazione nata in trio nel 2017 con Max Pezzali, per poi consolidarsi nel fortunato progetto ‘Renga Nek’. Cosa vi ha lasciato?
Nek: “Sicuramente la consapevolezza di prendere questo lavoro con molta più leggerezza. Proprio perché la cosa importante, alla fine, è una sola: non snaturarsi, essere felici sul palco, contenti di fare quello che si fa. Il fatto poi di poterlo condividere con un’altra persona, di stare con Francesco, alleggerisce i carichi e questo è un buon modo da utilizzare quando torneremo ognuno ad affrontare le vite soliste”.

Renga: “Una bella scuola, con quel nostro modo di affrontare la vita in modo diverso. Io a dire ‘ma va, cosa pensi a quella roba lì!’ e lui a prenderla di petto. Di Filippo apprezzo quello che a me manca, la cura del particolare. Questo modo di stare insieme ci ha aiutato a crescere anche in tal senso, uno compensa l’altro”.

L’umanità e il talento di due big della musica italiana che attraversano lo Stivale inneggiando alla ‘Dolcevita’. Tra cabriolet e vento nei capelli, notti estive e cinema all’aperto, un immaginario preciso. Una vera e propria fotografia che si sposa perfettamente con il sound uptempo del loro nuovo brano già ai vertici delle classifiche.
Nek: “Tra i tanti pezzi che abbiamo scritto e che non abbiamo inserito nell’album, ci sembrava quello che potesse meglio accompagnarci in questo tour. Ha un riff accattivante. L’abbiamo tenuto lì apposta, perché potesse rappresentarci nell’estate 2024, all’interno di una tournée fatta con tutti i crismi e le nostre passioni che possiamo condividere con gli altri. Credo sia un bel modo per prendere la vita dolcemente”.

Renga: “È la cosa che più ci diverte, ci fa stare insieme e fa cantare le nostre canzoni. La dolcevita è proprio questo tour”.