Matteo Renzi perde contro Marco Travaglio, direttore de “Il Fatto Quotidiano” sulla questione del famoso rotolo di carta igienica esibito durante un collegamento con “Tagadà” (trasmissione in onda su La 7).
Ecco il resoconto dell’episodio, risalente al 13 febbraio 2019, e la condanna prevista per il leader di Italia Viva.
Matteo Renzi contro Marco Travaglio, l’episodio del rotolo di carta igienica
Marco Travaglio è accusato di aver esibito, nel corso di un collegamento di Matteo Renzi con “Tagadà”, un rotolo di carta igienica con sopra la faccia di Matteo Renzi. Si sarebbe trattato di un tentativo di diffamazione per il senatore, che aveva scelto di presentare una querela ai danni del direttore de “Il Fatto Quotidiano” chiedendo un risarcimento da 500mila euro per “danni morali, esistenziali, patrimoniali e non patrimoniali”.
Il Tribunale di Firenze, però, ha stabilito che non si è trattato di diffamazione. Anzi, sarà Matteo Renzi a dover risarcire Travaglio. Un maxi-risarcimento da ben 42mila euro, più le spese legali e gli oneri accessori, per aver presumibilmente abusato dello strumento processuale.
Secondo le autorità giudiziarie, quel rotolo di carta igienica e la cartolina con la faccia di Renzi “ornata” con feci fumanti non sarebbero stati particolarmente visibili durante il collegamento. E il caso, in effetti, al tempo non aveva neanche fatto parlare particolarmente il sempre attento mondo dei social e del web.
Inoltre, gadget con le facce dei politici – come quelli mostrati da Travaglio – non farebbero parte di un tentativo di diffamazione, ma al contrario sarebbero uno strumento di satira. Satira perfettamente legale secondo la legge in vigore, come viene sottolineato nella sentenza che decide sul caso.
Immagine di LA7, tratta dal sito Dagospia

