Report Bankitalia, la Sicilia cresce: il commento della Cisl

Report Bankitalia, Cisl Sicilia: “Isola cresce ma galleggia tra dati positivi e negativi: bisogna lavorare”

Report Bankitalia, Cisl Sicilia: “Isola cresce ma galleggia tra dati positivi e negativi: bisogna lavorare”

Redazione  |
lunedì 12 Maggio 2025

Si è ridotto il tasso di disoccupazione, 14,1 per cento, che però si mantiene più alto della media del Sud (13,3%) e il doppio di quella nazionale (7,2%).

La Sicilia cresce più di altre regioni italiane, come certificato dal Report Bankitalia. L’occupazione è aumentata in misura superiore alla media nazionale: 4,3 per cento a fronte di incrementi pari al 2,5 e all’1,5 per cento rispettivamente nel Mezzogiorno e nella media nazionale. Si è ridotto il tasso di disoccupazione, 14,1 per cento, che però si mantiene più alto della media del Sud (13,3%) e il doppio di quella nazionale (7,2%). L’Eurostat certifica che ancora il divario è troppo alto anche rispetto al livello europeo: dopo la Guyana (regione d’Oltremare francese) le aree con il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni più basso sono la Calabria con il 44,8%, in aumento di 0,2 punti sul 2023, la Campania con il 45,4%, in aumento di un punto percentuale e la Sicilia con un tasso di occupazione del 46,8% con la crescita di 1,9 punti percentuali. Stesso trend si registra nell’occupazione femminile che in Sicilia è del 34,9%, con un aumento più veloce della media europea, ma sempre secondo Eurostat, con una distanza dall’Ue ancora molto grande con quasi trenta punti in meno. In negativo i dati sul “Benessere Equo e Sostenibile dei Territori” (BesT), il rapporto Istat che fornisce una valutazione del benessere dei territori siciliani, analizzando 11 aree tematiche chiave. L’edizione 2024 evidenzia che la Sicilia presenta livelli di benessere modesti rispetto alla media nazionale, con particolari problematiche in aree come l’ambiente, la salute e il benessere economico.

I dati per il Sud: la situazione delle città siciliane

Tra le città del Meridione, come si legge nel report, Catania e Messina presentano una quota di svantaggi con percentuali superiori al 70%, mentre Palermo è poco al di sotto con il 67,7%. Fra i numeri che riguardano la vita sociale produttiva ed economica dell’isola, va annoverato quello relativo al nomadismo digitale, con un risultato sorprendente: Palermo è capitale dei nomadi digitali. Il capoluogo siciliano è in Italia la città più attrattiva e la destinazione preferita, la ventiduesima al mondo, dai professionisti che lavorano da remoto, come emerge dalla classifica stilata dal sito Executive nomad index. “La fotografia statistica della Sicilia racconta di una regione da un lato in crescita, dall’altro in stagnazione. E non si tratta di una dicotomia incomprensibile, ma di un dato quasi scontato, perché testimonia in un senso la possibilità concreta di sviluppo, dall’altro la zavorra che l’isola si porta dietro da decenni. La sintesi di questi dati è una, ovvero che un altro futuro è possibile per questa regione e noi vogliamo contribuire a costruirlo insieme alle istituzioni, alle imprese e alla parte migliore dei siciliani”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, che oggi all’Hotel San Paolo Palace, ha aperto con la sua relazione il congresso regionale del sindacato, in programma oggi e domani.

La sicurezza sul lavoro

Nella relazione congressuale, grande attenzione è stata dedicata al tema della sicurezza sul lavoro, che nell’isola oggi è una grave emergenza. “Da troppo tempo diciamo e il Primo Maggio, da Casteldaccia, l’abbiamo urlato che ogni morte bianca, ogni infortunio sul lavoro, ogni incidente professionale, denunciato o meno, è una vergogna inaccettabile cui si deve porre subito rimedio” ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia, ricordando i dati relativi all’isola, che, come indicato dall’Inail, mostrano un aumento degli infortuni nel 2024, con un incremento del 2,4% rispetto al 2023 nei primi dieci mesi. Questo aumento, seppur lieve, è superiore alla media nazionale, che si attesta allo 0,4 %. “Vanno rafforzati i controlli attraverso il potenziamento degli organici degli ispettori del lavoro e occorre vigilare sul sistema degli appalti e dei subappalti – ha detto La Piana – si deve investire sulla formazione sin dai banchi di scuola, perché soltanto così si può realizzare quella svolta culturale indispensabile per far comprendere che la sicurezza sul lavoro non è un costo ma una risorsa”. Domani 13 maggio alle 9,00 riprenderanno i lavori del congresso che sarà concluso dalla segretaria generale della Cisl nazionale, Daniela Fumarola. Previsto alle 9,30 un incontro con la stampa.

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