Gli abitanti della popolosa frazione della zona Sud della città, anche grazie al Comitato costituito un anno fa, lanciano un appello per chiedere risposte alle esigenze della comunità
MESSINA – Un decentramento incompiuto e tanti villaggi della periferia della città che percepiscono l’Amministrazione centrale come lontanissima dalle loro esigenze. Succede anche a Mili Marina, popolosa frazione della prima Municipalità, della zona Sud della Città dello Stretto, dove più di un anno fa è nato il Comitato Vallata di Mili, fatto di cittadini che segnalano disservizi e fanno proposte per rendere migliore la vita della comunità.
“Sono tante – spiega il presidente Salvatore Maressa – le carenze e le difficoltà che viviamo ogni giorno: ci sono strade interne non asfaltate, cumuli di inerti abbandonati, erbacce e verde non curato. Mesi fa al bivio nei pressi della scuola di Mili San Marco abbiamo scoperto un sottopasso che sarebbe utile per evitare ai bambini di attraversare un pericoloso incrocio, ma è pieno di rifiuti, detriti e per metà persino ostruito da un grosso tubo dell’acquedotto”.
Una situazione complessa, ma fortunatamente a volte le segnalazioni vengono accolte e viene trovata una soluzione. “Abbiamo denunciato – aggiunge – l’abbandono indiscriminato di rifiuti in un’area della frazione, i responsabili sono stati individuati e il fatto non si è più ripetuto”.
C’è una proposta fatta all’Amministrazione a cui i componenti del Comitato tengono molto. “Ogni borgo – dice Maressa – ha una sua piazzetta e punto di aggregazione, ma Mili Marina no, qui non esiste un’area per bambini o una struttura pubblica per eventi o manifestazioni. Si può usufruire soltanto di un piccolo spazio d’incontro davanti alla chiesa, ma è molto limitato. C’è un terreno con affaccio sul mare di oltre un ettaro e mezzo in uso al Comune, finora inutilizzato se non da qualche pecora o dai cani. Qualche assessore tempo fa aveva parlato di fare lì una dimora per le barche, ma non si è concretizzato mai nulla. Il mio sogno è di avere lì uno spazio attrezzato e vedere i bambini giocare”.
Il terreno costeggia l’abitato dal lato del mare da via Letterio Restuccia a via Vallone dei Medici, fa parte di un patrimonio confiscato alla mafia e dal 2015 è nella disponibilità del Comune. “È inaccettabile – viene ribadito – che in un’area così densamente popolata e d’estate ulteriormente frequentata da vacanzieri, non siano previsti spazi pubblici”.
Già nel 2018 lo Studio tecnico di Mili del geometra Letterio Oteri, su impulso della Parrocchia di San Paolino e della prima Circoscrizione, ha elaborato un progetto di riqualificazione dell’area, presentato poi sia alla precedente che all’attuale Amministrazione comunale senza che vi sia stato alcun riscontro. Il progetto prevede la realizzazione di un orto sociale, un oratorio con spazi per il gioco dei bambini, un’area a verde, un’area per manifestazioni, una rete di viabilità interna e un’area adibita a parcheggi.
Il Comitato Vallata di Mili, in una nota inviata nei giorni scorsi, ha esortato il Comune a partecipare al bando Creative Living Lab del ministero per i Beni culturali e Ambientali, che dà l’opportunità di finanziare progetti di rigenerazione urbana con un budget fino a cinquantamila euro, per trasformare gli spazi in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili e fruibili, per creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico, con interventi orientati al riutilizzo e alla riorganizzazione di aree inutilizzate.
“Il bando è molto interessante – afferma Francesco Greco, uno dei sostenitori dell’iniziativa a Mili – poiché sostiene l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione, e promuove un sistema di autorganizzazione dal basso e di coinvolgimento di istituzioni, professionisti e artisti. I fondi reperiti non basterebbero per realizzare l’intero progetto, ma potrebbero servire per la riqualificazione complessiva dell’area, con alcuni spazi attrezzati a verde e l’installazione di elementi di arredo urbano e giochi per bambini. Poi si potrebbe pensare anche a tutto il resto”.
Per i componenti del Comitato è importante programmare una ripresa post Covid, anche attraverso la rigenerazione urbana, e il bando rappresenta un’opportunità da non perdere.