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Restare in Sicilia… se qualcosa si muove

Restare in Sicilia… se qualcosa si muove
Termovalorizzatori – rifiuti – inceneritori – Imagoeconomica

Con l’aggiudicazione della gara sui termovalorizzatori, la Sicilia fa un grosso passo avanti sul fronte della lotta ai rifiuti e progetta un futuro più sostenibile.

Quando arriva una buona notizia rallegriamocene. In un tempo difficile è un bene leggerne e scriverne. È di due giorni fa quella relativa all’aggiudicazione della gara sui termovalorizzatori di ultima generazione in Sicilia. Se ne parla da circa vent’anni, si sono susseguiti quattro Presidenti da Salvatore Cuffaro a Raffaele Lombardo, da Rosario Crocetta a Nello Musumeci. Fino all’attuale Presidente Renato Schifani, che finalmente ha portato ai siciliani un risultato concreto e fondamentale per ridurre i conferimenti nelle discariche e il costo dei rifiuti.

Ogni anno infatti la Sicilia, dunque i cittadini, sostengono un costo di 100 milioni per inviare i rifiuti all’estero, come ha dichiarato lo stesso Presidente. A fronte di un appalto da 22,4 milioni di euro, il raggruppamento temporaneo Crew Srl (che è la mandataria) realizzerà la progettazione di fattibilità tecnico-economica (Ptfe), il coordinamento della sicurezza, la relazione geologica e il piano economico-finanziario.

Obiettivo epocale“, ha dichiarato il Presidente Schifani, e lo è davvero nella misura in cui i tempi per la realizzazione e il completamento degli impianti saranno europei, dunque veloci e visibili agli occhi e alle tasche dei siciliani. Infatti, i rifiuti rappresentano una risorsa essenziale quando vengono trasformati in energia, convergendo verso un’economia circolare che tenda a rifiuti zero nel 2050, secondo quanto prevede l’Europa. Secondo i dati Ispra 2023, la produzione di rifiuti urbani dell’Ue27 ha avuto un aumento dell’1% con 235 milioni di tonnellate rispetto al 2020.

Siamo fiduciosi che sia un primo prioritario passo verso la direzione in cui altre regioni italiane sono già andate. A oggi esistono 36 impianti nel nostro Paese, dati Ispra 2023, di cui 25 al Nord. Ciò significa che queste altre regioni hanno intravisto prima quanti e quali benefici si possano ottenere dai termovalorizzatori: la riduzione del 90% di rifiuti, la riduzione delle emissioni di CO2, il risparmio delle risorse combustibili fossili, già alquanto limitate, che utilizzano le centrali elettriche classiche, la conversione in energia per illuminare e riscaldare gli edifici. Ora che il caro energia–gas pesa enormemente sulle famiglie e sulle imprese siciliane con un aumento del 19% previsto a oggi, l’attenzione è alta. E bisogna dare risposte reali che forniscano una prospettiva di sviluppo e crescita al nostro tessuto sociale ed economico.

Occorre avere una visione e una strategia per amministrare al meglio, affinché le piccole e medie imprese che investono nella propria terra possano farlo con maggiore serenità. Affinché le famiglie e soprattutto i giovani possano credere nuovamente che RESTARE IN SICILIA sia ancora una scelta possibile.