Revisione auto, in Sicilia spesi settantaquattro milioni di euro - QdS

Revisione auto, in Sicilia spesi settantaquattro milioni di euro

Serena Giovanna Grasso

Revisione auto, in Sicilia spesi settantaquattro milioni di euro

mercoledì 29 Luglio 2020

Osservatorio Autopromotec: nell’Isola solo il 7,7% della spesa totale del 2019, pari a 960 milioni di euro. In Lombardia (156 mln) e Lazio (90) le cifre più alte, in coda la Valle d’Aosta (2,5 mln)

PALERMO – Ammonta a 73,5 milioni di euro la cifra complessiva che i siciliani sono stati chiamati a spendere nel corso del 2019 per far revisionare le proprie auto presso le officine private autorizzate. Secondo le elaborazioni condotte dall’osservatorio Autopromotec a partire dai dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’ammontare rilevato nella nostra regione rappresenta il 7,7% della spesa complessivamente sostenuta dagli italiani, pari a 960 milioni di euro (di cui, 646 milioni di euro incassati dalle officine private di revisione e 314 milioni di euro entrati nelle casse statali sotto forma di Iva ed altre imposte).

A livello nazionale, la spesa per le revisioni auto nel 2019 è aumentata del 2,8% rispetto al 2018: questa crescita è essenzialmente dovuta all’aumento del numero degli autoveicoli chiamati a revisione (+2,8%), anche perché non vi sono state variazioni né per ciò che riguarda la tariffa fissata per le revisioni (ferma dal 2007 a 45 euro) né per gli oneri accessori (Iva, diritti per la motorizzazione e bollettino postale).

La Lombardia è la regione con la spesa più elevata a livello nazionale: infatti, con 156,4 milioni di euro si spende circa un sesto dell’ammontare complessivo nazionale (esattamente il 16,3%), come conseguenza dell’elevato numero di autovetture circolanti nella regione. Spese particolarmente elevate hanno caratterizzato il Lazio (90 milioni di euro, pari al 9,4% del totale nazionale), Veneto (87,1 milioni di euro, ovvero il 9,1%), Emilia Romagna (77 milioni di euro, corrispondenti all’8%) e Campania (76,1 milioni di euro, pari al 8,9%). In queste quattro regioni, insieme alla Lombardia, si concentra più della metà della spesa nazionale (50,7%).

In coda alla graduatoria nazionale con la minor spesa a livello nazionale, anche in relazione al numero di veicoli chiamati a revisione nettamente più contenuto, troviamo la Basilicata (9,4 milioni, pari all’1% del totale Italia), il Molise (5,4 milioni, ovvero lo 0,6%) e la Valle d’Aosta (2,5 milioni, corrispondente allo 0,3%).

“La revisione degli autoveicoli – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – è un importante strumento per la corretta manutenzione del parco circolante. L’attività di revisione ha, infatti, lo scopo di verificare le condizioni di sicurezza e il livello di emissioni inquinanti dei veicoli in circolazione, così da attestarne l’idoneità alla circolazione su strada. È bene ricordare che la revisione auto è un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada e va effettuata dopo quattro anni dall’immatricolazione e successivamente ogni due anni”.

Per l’anno in corso, la scadenza delle revisioni è prorogata di qualche mese, nell’ambito delle attività di contrasto alla diffusione del Covid-19. Infatti, secondo quanto disposto dall’articolo 92 al quarto comma del decreto Cura Italia (d.L. 18/2020, convertito in Legge 27/2020) “è autorizzata fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova”, ovvero in merito all’accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione e omologazione dei veicoli (collaudo) e revisioni.

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