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Revoca degli assessori della Dc, Galvagno: “Da Schifani segno di discontinuità, l’obiettivo è chiudere la finanziaria”

Revoca degli assessori della Dc, Galvagno: “Da Schifani segno di discontinuità, l’obiettivo è chiudere la finanziaria”

“Segnale di discontinuità nel segno della trasparenza e della legalità”, ribadisce il Presidente dell’Ars che difende la scelta di Schifani di revoca degli assessori della Dc di Cuffaro

Sull’inchiesta della Procura di Palermo e sulla revoca degli assessori in quota Nuova Democrazia Cristiana, ha parlato rispondendo ai giornalisti fuori dal Parlamento siciliano il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno (FdI), ribadendo che l’obiettivo dell’Assemblea Regionale Siciliana è portare a casa la legge finanziaria.

Galvagno: “Potrebbe essere il terzo anno consecutivo senza esercizio provvisorio”

Il presidente della Regione Renato Schifani ha voluto dare un segnale di discontinuità nel segno della trasparenza e della legalità, prendendo in maniera tranciante le distanze rispetto a quelle che sono ancora delle ipotesi.” Così Gaetano Galvagno, Presidente dell’Ars che risponde ai giornalisti sulla revoca degli assessori della Dc di Cuffaro da parte di Renato Schifani.

“Da quello che ho letto ha detto anche che qualora le cose dovessero evolversi in modo differente ci potrebbero essere anche dei ripensamenti. Ad oggi dobbiamo pensare di portare a casa la finanziaria, potrebbe essere il terzo anno consecutivo che andiamo senza esercizio provvisorio non mi pare che ci siano dei precedenti in questo senso”. Chiude così Galvagno (FdI), rispondendo alla luce dell’inchiesta della Procura di Palermo che ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui Totò Cuffaro, che si è dimesso da segretario del partito centrista, e del capogruppo del partito all’Ars, Carmelo Pace.

La Dc: “Rammarico per la revoca assessori, da Schifani linea non coerente”

Il gruppo parlamentare della Democrazia Cristiana all’Ars ha appreso “con grande rammarico la notizia della revoca delle deleghe assessoriali ai colleghi Nuccia Albano e Andrea Messina. Il gruppo desidera sottolineare come i due assessori, espressione diretta della Democrazia Cristiana, abbiano sempre fornito tangibile dimostrazione di efficienza, di trasparenza amministrativa e di onestà nello svolgimento della loro attività amministrativa e non abbiano mai fatto mancare il loro sostegno all’attività del governo e del presidente della Regione Renato Schifani”. E’ quanto si legge in una nota firmata dai sei deputati Ignazio Abbate, Nuccia Albano, Salvatore Giuffrida, Carlo Auteri, Serafina Marchetta e Andrea Messina.

“Con forza e convinzione”, il gruppo “rivendica che sin dal primo giorno del mandato, l’atteggiamento nei confronti del presidente della Regione è sempre stato improntato a grande lealtà e vicinanza, dimostrata giornalmente attraverso la presenza costante e leale in aula e in giunta su ogni provvedimento. Il gruppo è stato, in questo, sempre il primo rispetto a tutti gli altri schieramenti. “Pur comprendendo le difficoltà politiche del presidente della Regione nella delicatezza del momento attuale – scrivono i deputati – il rammarico aumenta nel constatare che la linea di trattamento riservata al gruppo della Dc non sia pienamente coerente poiché si ritiene questo trattamento inedito rispetto a situazioni politiche pregresse. Una decisione che, alla luce di quanto dimostrato fino ad oggi, si ritiene di non meritare”.

“Nonostante il profondo dispiacere per la decisione subita, il gruppo della Democrazia Cristiana intende ribadire la propria posizione – concludono – siamo ancora disponibili a portare avanti l’atto di fiducia che abbiamo sottoscritto all’inizio del mandato. Abbiamo condiviso il programma e le aspirazioni del governo nel 2022 e continueremo a non venire meno al nostro impegno, lavorando per il bene della nostra Sicilia e portando avanti le istanze proposte dal governo, sempre e solo nell’interesse superiore della comunità siciliana”.

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