Il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) è attualmente in costruzione a Carini. Il valore complessivo dell’investimento è di circa 200 milioni di euro.
Investimenti in ricerca scientifica per l’occupazione e lo sviluppo economico del Mezzogiorno, integrazione tra ricerca e cura per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute della popolazione, accordi Italia-USA per la ricerca scientifica e asset strategici legati a modelli innovativi di partenariato pubblico-privato: questi i pilastri alla base del nuovo Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica che sorgerà a Carini, Palermo.
Alla presenza del Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti
Casellati, i vertici della Fondazione Ri.MED e dei partner fondatori hanno
presentato oggi pomeriggio, nella Sala capitolare di Palazzo Minerva, gli
obiettivi di quello che sarà uno dei più innovativi poli di ricerca
traslazionale d’Europa. La ricerca traslazionale ha come obiettivo il
trasferimento dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni
cliniche.
“Il
cantiere di Carini suggerisce ormai chiaramente l’assetto del campus di
ricerca, a cui si affiancherà il nuovo ospedale ISMETT – commenta Paolo Aquilanti, Presidente della
Fondazione Ri.MED – e avvicina
l’obiettivo di realizzare in Sicilia uno dei più significativi investimenti
pubblici nel Mezzogiorno d’Italia. Un’officina di prodotti nuovi e di metodi
inesplorati per curare le malattie e al contempo fonte di lavoro e meta
d’investimenti. Il concorso tra istituzioni pubbliche italiane – il Governo
Nazionale, la Regione Siciliana, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – e
partner esteri del livello di University of Pittsburgh e UPMC, ha dimostrato la
capacità di tradurre in pratica una scommessa ambiziosa”.
Accanto al centro Ri.MED sorgerà il nuovo ospedale
ISMETT, proponendo una formidabile integrazione di ricerca e cura per
accelerare il trasferimento al paziente delle innovazioni scientifiche e
assicurare la gestione in piena sicurezza dei pazienti anche a fronte di
pandemie.
Il progetto si ispira al modello tipologico del
cosiddetto “villaggio-strada” e prevede un’organizzazione dello spazio
estremamente flessibile: 52.464 mq di superficie totale, di cui 17.070 mq di
laboratori, ampi spazi comuni, sale riunioni, uffici, un auditorium, la
foresteria e il collegamento diretto con l’ospedale.
I laboratori e le piattaforme tecnologiche
all’avanguardia del centro Ri.MED saranno dedicati alla ricerca e allo sviluppo
di vaccini e farmaci innovativi, terapie cellulari ed ingegnerizzazione di
organi e tessuti, per diagnosticare precocemente e curare in modo mirato le
insufficienze terminali d’organo, i tumori, le malattie infettive e le
patologie connesse all’invecchiamento, con particolare attenzione alle malattie
neurologiche. L’integrazione con UPMC e University of Pittsburgh, leader nella
ricerca clinica e scientifica, favorirà un circolo virtuoso di trasferimento di
know-how.
Una volta a regime, il centro impiegherà circa 600
risorse – tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo – dedicate allo
studio e allo sviluppo di innovative soluzioni diagnostiche e terapeutiche. Il
valore complessivo dell’investimento è di 196.350.000 Euro.
L’evento si è svolto alla presenza del Presidente
della Repubblica, con il patrocinio del Senato e della Camera dei Deputati, e
ha visto i contributi di:
- Maria
Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato - Bruno
Gridelli, Vice-Presidente Ri.MED, Vice-Presidente esecutivo UPMC
International - Leslie
Davis, President & CEO UPMC - Renzo
Piano, Senatore della Repubblica (in video collegamento) - Mariangela
Zappia, Ambasciatore d’Italia negli USA (in video collegamento) - Sebastiano
Musumeci, Presidente della Regione Siciliana - Maria Chiara
Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Paolo
Aquilanti, Presidente Fondazione Ri.MED