Lo hanno ribadito anche 200 sindaci che hanno partecipato in videoconferenza ad una riunione urgente indetta dal presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando
«Quello che temevamo si sta puntualmente verificando. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio. Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos, va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche.
Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi.Valuteremo attentamente nelle prossime ore l’evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
L’attacco
«Credo sia irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio. Non apriremo scuole medie ed elementari». L’annuncio arriva nelle consueta diretta social del venerdì. Il ‘governatorè della Campania, Vincenzo De Luca, che aveva espresso da settimane la sua contrarietà a ripartire con le lezioni in presenza il 10 gennaio, forte di una richiesta proveniente da presidi e di una lettera dell’Anci territoriale, quando già diversi sindaci soprattutto nel Salernitano hanno emesso ordinanze che fanno slittare la ripresa, afferma: «A breve ci sarà la riunione dell’Unità di crisi che prenderà atto di questa situazione in maniera responsabile.
Andremo alla proroga dell’apertura dell’anno scolastico a fine gennaio. Qualcuno può sostenere che aprire le scuole nel caos totale sia una misura che favorisce la didattica, la socialità, la tranquillità dei dirigenti e del personale scolastico? E’ il contrario. Chi prende decisioni non rapportate alla realtà vera dell’Italia è nemico della scuola».
I presidi
«La riapertura delle scuole in presenza a partire dal 10 gennaio sarebbe un atto irresponsabile. Non esistono, infatti, le condizioni minime di sicurezza e la possibilità da parte dell’Asp di fornire collaborazione adeguata alle autorità scolastiche», lo hanno ribadito 200 sindaci che hanno partecipato in videoconferenza ad una riunione urgente indetta dal presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, per fare il punto sulla ripresa delle lezioni a
scuola in un momento di aumento di contagi per il Covid.
Già nei giorni scorsi l’Associazione dei comuni siciliani aveva manifestato preoccupazione per il dilagare dei contagi, sottolineando, in una nota inviata al presidente Musumeci e all’assessore Lagalla, la necessità di riprendere le lezioni in Dad.