Nato in Brasile ma cresciuto alle pendici dell'Etna, il classe 2004 ha maturato una crescita costante fino all'esordio in Serie A.
Il tiro ‘fil di sirena’ di Richard Morina alle finali nazionali Under-19 dello scorso giugno a Ragusa ha fatto il giro del web: la telecronaca di Gaetano Gorgone ha raccontato una delle azioni più belle del torneo, in cui l’Aquila Trento schierava l’unico siciliano in campo.
Nessuna squadra dell’Isola si è infatti qualificata, così ci ha pensato il catanese a rappresentare il movimento giovanile locale.
Dai primi passi in Brasile alla crescita in Italia
Classe 2004, nato come lungo e oggi playmaker, Richard Ygor Morina è nato in Brasile ma cresciuto all’ombra dell’Etna. Si è fatto notare sin dalle finali nazionali Under-14 di Cagliari 2018, disputate con la Polisportiva Alfa Catania.
Da allora, è stata una crescita costante: tre anni a Casale Monferrato (dall’Under-15 all’Under-18) e dalla scorsa stagione a Trento, con cui ha esordito in Serie A contro Venezia.
Morina: “Voglio guadagnare minuti in A”
“Il mio campionato prioritario è sempre l’Under-19”, ci spiega. “In Serie A cercherò di guadagnare qualche minuto. Consiglio ai ragazzi di porsi degli obiettivi personali e di squadra, di non essere gelosi delle qualità dei propri compagni e cercare di stare al passo con tutti!”.
Morina è ora alle soglie del professionismo, sorte che in pochi possono vantare in Sicilia; nel suo ruolo, davanti a sé ha la promessa del basket internazionale Matteo Spagnolo e le bandiere trentine Flaccadori e Forray. Starà ora a coach Lele Molin scommettere su di lui per lanciare un altro talento in Serie A.