Ricoveri fuori provincia, l’Asp Siracusa “recupera terreno” - QdS

Ricoveri fuori provincia, l’Asp Siracusa “recupera terreno”

Luigi Solarino

Ricoveri fuori provincia, l’Asp Siracusa “recupera terreno”

venerdì 22 Luglio 2022

Diminuisce la “mobilità passiva”: nel 2021 è cresciuto il numero di siracusani che hanno preferito ricoverarsi o curarsi nelle strutture sanitarie del proprio territorio invece di recarsi altrove

SIRACUSA – I residenti della provincia di Siracusa, nel 2021, hanno preferito ricoverarsi o curarsi nelle strutture sanitarie del proprio territorio confermando, in tal modo, la tendenza regionale degli ultimi due anni.

Lo si apprende “dall’Analisi della mobilità passiva ospedaliera 2021” realizzata da Kpmg e presentata a Palermo dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Dai dati di detto studio, relativi alla provincia aretusea, si evince che è diminuito in modo consistente l’ammontare della spesa per i ricoveri di cittadini che hanno viaggiato per motivi sanitari: dai 22,8 milioni di euro del 2019 agli 11,9 milioni del 2021. Il 64% della popolazione di Siracusa e della sua provincia si è ricoverato in strutture ospedaliere pubbliche (48%) e private (16%) del territorio. Solamente il 7%, ha scelto di spostarsi verso le altre regioni.

Complessivamente si tratta di 2.681 ricoveri, tra cui 2.510 per patologie “acute”, 156 per “riabilitazione” e 15 per “lungodegenza”.

Per quanto riguarda la percentuale di mobilità all’interno della Sicilia il 30% ha fatto ricorso a strutture sanitarie in altre province della Sicilia per specialità che in massima parte, per legge, l’Asp di Siracusa non può erogare come cardiochirurgia, chirurgia toracica ed altre specialità tipiche dei Dea di secondo livello.

“Il consistente abbattimento della spesa per i ricoveri di cittadini della provincia di Siracusa in strutture sanitarie di altre regioni dimezzata dai 22,8 milioni di euro del 2019 agli 11,9 del 2021 – ha commentato il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra – è la dimostrazione che i cambiamenti funzionano e con le maggiori risorse che non andranno verso altre regioni e rimarranno a disposizione dell’Azienda potremo aumentare gli investimenti, innalzando la qualità delle prestazioni sanitarie nelle strutture del territorio siracusano”.

“A Siracusa si conferma il trend regionale degli ultimi due anni di una consistente diminuzione dell’ammontare della spesa di cittadini che sono andati fuori regione – prosegue il direttore generale -. È un segnale confortante di fiducia dei cittadini verso il servizio sanitario reso nel nostro territorio, pur considerando l’impatto che nella mobilità passiva ha potuto avere il covid, che incoraggia ad andare avanti, con le ulteriori risorse risparmiate a disposizione, a continuare a profondere ogni sforzo per ridurre le liste di attesa, incrementare il personale sanitario e investire nel potenziamento del parco tecnologico e in interventi di efficientamento delle strutture ospedaliere e territoriali della provincia per cui già grandi passi avanti si stanno facendo con le risorse regionali, nazionali ed europee a disposizione dell’Azienda”.

“Negli ultimi due anni, pur con le ben note difficoltà a livello nazionale a reperire figure mediche specialistiche, sono stati assunti di ruolo all’Asp di Siracusa 196 dirigenti medici delle diverse discipline, 24 della dirigenza sanitaria non medica e 14 della dirigenza amministrativa professionale e tecnica nonché 295 infermieri professionali assunti attraverso procedure di stabilizzazione, assunzioni per concorsi e mobilità – ha concluso Ficarra – . A questi si aggiungono 52 unità assunte nel Comparto tra educatori professionali, logopedisti, tecnici della prevenzione degli ambienti di lavoro, fisioterapisti, tecnici di laboratorio, ostetriche, tecnici di radiologia, ortottisti, operatori socio sanitari, assistenti sociali e 7 tra coadiutori amministrativi e programmatori oltre alle centinaia di unità di personale acquisite per fronteggiare l’emergenza Covid”.

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