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Ridicolo chi parla in tv con la mascherina

Nonostante tutte le opportune regole prudenziali (distanziamento, pulizia delle mani e mascherina), riteniamo che sia ridicolo, per chi parla in pubblico o nelle televisioni o nei social, indossare la mascherina. Lo stesso comportamento viene usato anche dai vertici istituzionali, nazionali e locali.
Non se ne capisce la ragione se non che tutti costoro vogliono dare il buon esempio ai cittadini, che così vengono indotti a portare sempre la mascherina e, probabilmente, ad adoperare le altre due misure precauzionali prima indicate.
Tuttavia, questo comportamento ha una causa nascosta che vogliamo disvelare, come segue. Ci sembra che chi voglia dare questo esempio, prenda per stupidi, lazzaroni o pazzi tutti i cittadini. Un messaggio subliminale che si può tradurre con: “Siccome siete ignoranti e subnormali, vi facciamo vedere come ci si debba comportare per evitare i contagi di massa”.
Ma tutto questo non serve comunque, perché poi gli analfabeti si comportano ugualmente come dei trogloditi e quindi alimentano la diffusione del virus.


L’esempio e l’educazione che dovrebbero dare i vertici istituzionali riguardano comportamenti civili e rispettosi, che servano a far crescere mentalmente i cittadini e a farli diventare consapevoli delle loro responsabilità civili e sociali.
I vertici istituzionali dovrebbero riuscire a trasmettere quei valori essenziali cui dovrebbero uniformarsi tutti i componenti della società: libertà, rispetto, sacrificio. Si è liberi se si rispetta la libertà altrui, pur facendo sacrifici personali. Ecco come si coniugano i tre valori che dovrebbero essere trasmessi continuamente in tutte le sedi per educare i cittadini a seguirli.
In questo filone, hanno un ruolo fondamentale i giornalisti, fra cui vi sono quelli obiettivi e rispettosi dei principi etici ed altri che, invece, mirano sempre allo scoop, al tragico, all’eccesso, in modo che, secondo loro, possano aumentare la propria notorietà, senza sapere che così al contrario aumentano la propria stupidità, per fortuna bilanciata benissimo da tutti quei colleghi che invece sono probi.

Vedere interviste televisive con un microfono portato da un manico di 1,5 metri, cui l’interlocutore parla imbardato da orecchio a orecchio, è veramente un’immagine disdicevole. Non si capisce come il virus potrebbe essere trasferito, ancor più se l’intervista è effettuata all’aria aperta.
Questa epidemia sta dimostrando due fatti: il primo è che gran parte della popolazione è ignorante, ineducata e non rispetta i valori della Comunità, violando ogni regola possibile; il secondo è che, di fronte a questi comportamenti irresponsabili, funziona solo la giusta e doverosa repressione di legge, che deve essere esercitata dalle Forze dell’Ordine, dall’Esercito, dai Vigili urbani e da chiunque altro preposto all’osservanza dell’ordine pubblico.
Le leggi vanno rispettate, diversamente c’è il caos; e vanno rispettate con qualunque mezzo. Le istituzioni ne hanno il dovere, mentre se usano un comportamento lassivo, vengono meno al loro compito primario che è quello di mantenere l’ordine legale fra i cittadini.


Abbiamo notato che altri vertici istituzionali, quando parlavano o all’aria aperta o anche dentro ampi saloni, tenevano la mascherina; solo da qualche settimana hanno cominciato ad evitare questo ridicolo comportamento. Assistere a chi parla, che continua a gonfiare e sgonfiare con il proprio fiato la benda che porta sulla bocca, senza alcuna utilità, è una nota stonata e dolente, che bisognerebbe evitare ad ogni costo, proprio perché i cittadini hanno bisogno di buoni e non di stupidi esempi.
Qualcuno potrebbe obiettare che l’argomento trattato oggi sia di scarsa rilevanza. A noi non sembra perché i cittadini vanno rispettati ed anche indirizzati positivamente nel seguire le norme giuste ed eque. Quindi, da un canto, i responsabili delle istituzioni debbono dare il buon esempio e, dall’altro, debbono mettere in atto tutti i provvedimenti necessari affinché tale buon esempio venga seguito.
Se si perde la direzione verso i principi etici di una Comunità, la Comunità è perduta. E questo non deve accadere.