Le spedizioni transfrontaliere rappresentano al momento l'unico metodo che la Sicilia ha per smaltire i rifiuti indifferenziati che ogni giorno vengono prodotti nell'isola.
Lasceranno l’Italia dal porto di Gioia Tauro e approderanno a Salonicco, poi da lì andranno prima a Ionia, per un trattamento intermedio, e infine per la fase finale del processo di recupero a Volos. È il percorso che sarà compiuto dalle 15mila tonnellate di rifiuti che dalla Sicilia arriveranno prossimamente in Grecia.
L’autorizzazione è stata rilasciata nei giorni scorsi dall’assessorato regionale, dopo che a gennaio era stata acquisita l’istanza da parte di Rekogest, società che ha sede legale a Milano ma che opera anche a Termini Imerese, nel Palermitano.
L’export va avanti
Le spedizioni transfrontaliere rappresentano al momento l’unico metodo che la Sicilia ha per smaltire i rifiuti indifferenziati che ogni giorno vengono prodotti nell’isola.
Dopo la riduzione degli spazi nelle discariche – a partire da quella privata di Lentini che da anni ha esaurito le capacità e dove oggi è attivo soltanto il trattamento meccanico-biologico, con la conseguenza che concluso quest’ultimo va trovata una destinazione finale alla spazzatura –, le società, sia pubbliche che private, che gestiscono i Tmb hanno iniziato a chiedere la possibilità di conferire fuori Regione.
In genere a occuparsi del trasferimento sono società intermediarie, che fanno da tramite tra i Tmb e gli impianti finali, quasi sempre dei termovalorizzatori.
In questo caso, invece, il trasporto sarà effettuato dalla stessa Rekogest che, ricevendo i conferimenti a Termini Imerese, risulta essere anche produttrice dei rifiuti. In totale saranno 15mila le tonnellate che dalla Sicilia andranno in Grecia: nel Paese ellenico, saranno trattati prima nell’impianto gestito dalla Eco Trans Ltd e poi nell’impianto di recupero finale della Heracles General Cement Company.
Il decreto della Regione, che è arrivato dopo l’ok da parte del ministero dell’Ambiente e dell’Energia greco, parla di 612 spedizioni. Il trasferimento dovrebbe concludersi entro la fine di marzo del prossimo anno.
Proroga a Malta
Chi invece ha chiesto e ottenuto un’estensione dell’autorizzazione per portare rifiuti in Sicilia sono le società maltesi Electronic Products Ltd e Weee Recycle 4U Ltd, entrambe di proprietà degli imprenditori Charles e Doris Galea.
A fine estate scorsa, la Regione aveva dato l’ok all’importazione di 1200 tonnellate di rifiuti identificati con i codici Eer 16.02.11, 20.01.23 e 20.01.35: si tratta di apparecchiature contenenti clorofluorocarburi, come nel caso dei frigoriferi o dei condizionatori, televisori e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Destinazione finale per quelli che comunemente vengono definiti Raee, l’impianto di Belpasso di proprietà della Fg Recycling Systems. L’autorizzazione, rilasciata a settembre, quantificava in 126 il numero delle spedizioni che sarebbero partite da Malta e nel 31 maggio la data entro cui i rifiuti sarebbero dovuti arrivare nell’impianto della famiglia Failla. Il termine adesso slitterà di qualche mese.
“Vista la Pec del 7 febbraio 2025 con la quale il notificatore (Elettronic Products Ltd) ha richiesto di estendere l’autorizzazione rilasciata fino all’1 settembre 2025 – si legge nel decreto firmato nei giorni scorsi – Vista la Pec con la quale questa autorità competente acquisisce la disponibilità dall’autorità competente maltese (Environment & Resources Authority), si ritiene di poter estendere l’autorizzazione fino ad un anno civile dalla data di rilascio”. Le due imprese maltesi, dunque, avranno a disposizione anche i mesi di giugno, luglio e agosto per portare i rifiuti a Belpasso.