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Rifiuti, aggiudicato l’appalto a Bronte

Rifiuti, aggiudicato l’appalto a Bronte
Palermo. investe dipendente RAP dopo essere stato richiamato

Il servizio di raccolta va alla Ecocar, che scavalca la ditta uscente la cui offerta, sebbene prima in graduatoria, è stata valutata come “anomala”

BRONTE – Se non un colpo di scena, poco ci manca. A Bronte il servizio settennale di raccolta dei rifiuti, appalto del valore di quasi una ventina di milioni di euro, non andrà alla ditta che si era classificata prima in graduatoria, ma alla seconda. È questa, infatti, la decisione presa dal responsabile unico del progetto dopo aver vagliato le giustificazioni fornite dalla Caruter, la ditta uscente, la cui offerta era risultata anomala. Caruter, impresa che ha sede a Brolo, in provincia di Messina, aveva presentato un ribasso del 5,5 piazzandosi prima nella classifica stilata valutando sia l’offerta economica che quella tecnica, costituita dalle migliorie al progetto posto al centro della gara. Il carattere di “anomalia” dell’offerta è disciplinato dall’articolo 110 del Codice dei contratti e descrive la condizione in cui una proposta potrebbe non essere adeguata a garantire i servizi previsti dal capitolato d’appalto. A far scattare lo status di possibile anomalia sono criteri aritmetici che tengono conto anche delle offerte presentate dagli altri partecipanti.

Ribasso troppo basso per la ditta vincitrice dell’appalto

A quel punto all’impresa spetta il compito di fornire giustificativi che possano rassicurare la stazione appaltante sulla solidità della proposta. La valutazione, in questo caso, è chiaramente discrezionale e spetta non più alla commissione giudicatrice ma al responsabile unico del progetto. Nel caso dell’appalto di Bronte, i giustificativi non sono stati ritenuti validi. “Visto il verbale del 23 luglio 2025, di verifica delle giustificazione dell’offerta anomala, ai sensi dell’art. 110 del Codice, con il quale il responsabile del procedimento per la fase di aggiudicazione, con l’ausilio della commissione giudicatrice, ha ritenuto che le giustificazioni prodotte dal concorrente non sono sufficienti a dimostrare nel loro complesso la non anomalia dell’offerta presentata”, si legge nel preambolo della determina con cui la sezione catanese dell’Ufficio regionale di committenza, dove si è svolta la gara, ha ufficializzato l’assegnazione della commessa alla ditta giunta seconda in graduatoria.

L’Ecocar ha dunque vinto l’appalto

L’appalto, per l’importo complessivo di 19.315.423,03 euro, va all’impresa laziale Ecocar. Quest’ultima ha presentato un ribasso del 3,82 per cento e ottenuto un punteggio complessivo di 83,55 punti sui cento previsti come massimale dal bando. Ecocar è una ditta che negli ultimi anni è diventata molto conosciuta in provincia di Catania: nel capoluogo etneo, infatti, si occupa di raccogliere la spazzatura in uno dei tre lotti in cui è stato diviso il territorio. Caruter, invece, di recente si era aggiudicata l’appalto di raccolta della spazzatura nei territori di Belpasso, Biancavilla e Adrano. In quel caso la gara era stata indetta dalla Srr Catania Area Metropolitana.

La questione termovalorizzatori

A Bronte come nel resto dei Comuni della Sicilia i nuovi appalti settennali arrivano in una fase di cambiamento del settore. Stando ai piani del governo Schifani, infatti, prima della scadenza dei contratti dovrebbero essere in funzione i due termovalorizzatori previsti nelle aree industriali di Palermo e Catania. Gli impianti dovrebbero modificare profondamente la fase dello smaltimento dei rifiuti per ciò che riguarda la parte di indifferenziata, che attualmente finisce nelle discariche siciliane ancora attive oppure all’estero con un aggravio dei costi per i Comuni.

Al contempo chi critica i termovalorizzatori, oltre a sottolineare l’impatto sulla salute e l’ambiente delle ceneri prodotte e la necessità di smaltirle in discariche adibite a ricevere rifiuti pericolosi, ritiene che gli impianti potrebbero indurre la popolazione a compiere passi indietro nella raccolta differenziata. Un effetto indiretto che verrebbe procurato dal ritenere qualsiasi tipologia di rifiuto smaltibile tramite gli inceneritori. Così, però, non è. A prescindere dalle diverse posizioni, sarà interessante capire se e in che modo cambieranno anche le richieste che i singoli enti locali faranno alle ditte affidatarie dei servizi di raccolta dei rifiuti. Il tema, in questo caso, riguarda sempre la capacità di tenere centri cittadine e periferie in una condizione di sufficiente decoro. Proprio nei centri alle pendici dell’Etna, infatti, sono tanti i casi di discariche abusive create da cittadini incivili, sfruttando le tante stradelle secondarie che attraversano il vulcano patrimonio dell’Unesco.