Rifiuti, alla Rap di Palermo licenziati nove dipendenti infedeli - QdS

Rifiuti, alla Rap di Palermo licenziati nove dipendenti infedeli

Rifiuti, alla Rap di Palermo licenziati nove dipendenti infedeli

venerdì 28 Agosto 2020

A conclusione delle procedure disciplinari previste dal
Contratto collettivo, che erano state avviate immediatamente dopo le notorie
vicende che hanno coinvolto alcuni dipendenti dell’azienda, stamattina il Consiglio
di amministrazione della Rap, presieduto Giuseppe Norata, ha deliberato il
licenziamento di nove impiegati coinvolti in atti criminali, nonché corruttivi,
come essere sorpresi a rubare carburante da alcuni mezzi in servizio presso la
discarica di Bellolampo o colti in flagranza di reato nel ricevere
illecitamente somme di denaro da privati, con un gravissimo danno, oltre che
materiale, all’immagine dell’Azienda e della maggioranza dei suoi dipendenti.

I licenziamenti sono stati deliberati a norma del vigente
contratto collettivo di lavoro Utilitalia, articolo 68, il cui effetto decorre
dalla data di avvio del procedimento disciplinare. 

“La Rap e il suo socio unico – hanno detto il presidente
Norata e il direttore Roberto Li Causi – non intendono in alcun modo tollerare
atti e comportamenti che possano compromettere l’immagine dell’azienda e dei
suoi lavoratori. È in corso un processo di moralizzazione che investe l’azienda
tutta e che comprende anche un rafforzamento delle procedure di controllo e
denuncia di qualsivoglia anomalia, quindi nessuno sconto a chi getta ombre e
delinque. Questi sparuti individui devono essere perseguiti e buttati fuori,
non solo per il danno economico che recano all’Azienda ma a garanzia di tutti i
lavoratori onesti (e sono la grande maggioranza) impegnati per garantire che
Palermo abbia un servizio pubblico efficiente”.

Per il sindaco Leoluca Orlando, “non solo il licenziamento è
un atto giusto, ma a questo si aggiungerà, come già in passato, la costituzione
di Parte civile dell’Amministrazione nei procedimenti contro chiunque si è
macchiato di reati che danneggiano i servizi e l’immagine della città ed
offendono le centinaia di lavoratori che sono ogni giorno impegnati a garantire
servizi anche a volte in condizioni operative difficili”.

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