Ecco le ditte che si contendono l'appalto da 54 milioni per l'affidamento della raccolta dei rifiuti ad Acireale
Inizia a entrare nel vivo la procedura per l’affidamento, per sette anni, della raccolta dei rifiuti ad Acireale. La gara, del valore di oltre cinquanta milioni di euro, servirà a definire chi prenderà in mano il servizio oggi svolto dalla Tekra, considerato che la società campana ha deciso di non presentare alcuna offerta.
A farsi avanti sono state 13 ditte. Alcune di esse hanno annunciato che, in caso di aggiudicazione, si avvarranno della collaborazione di altri operatori economici. Il dato è emerso al termine della prima seduta della commissione giudicatrice, svoltasi martedì scorso, dopo che nelle scorse settimane a lavorare era stata la commissione deputata a verificare l’esistenza dei requisiti per l’ammissione alla fase di valutazione delle offerte.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
I partecipanti
L’elenco dei pretendenti al servizio è composto:
- Agesp spa (Castellammare del Golfo);
- raggruppamento formato da Impregico srl (Taranto) e Gial srl (Taviano, Lecce);
- raggruppamento costituito da Raccolgo srl (Modugno, Bari) e Ecogin srl (Sant’Antonio Abate, Napoli);
- Progitec (Catania);
- Econord (Varese) e Rieco (Francavilla al Mare, Chieti) con la formula dell’avvalimento premiale;
- stessa formula per Ciclat Trasporti Ambiente (Ravenna) e Albatros (Ravenna);
- Igm Rifiuti Industriali (Siracusa);
- Dusty (Catania, anche se con sede legale a Milano);
- Gema (Pagani, Salerno);
- avvalimento premiale tra Ecology srl (Imperia) ed Emmecci srl (Gangi, Palermo);
- Eco.Car srl (Latina);
- Super Eco srl (Cassino, Frosinone);
- Ecolandia srl (Catania).
La commissione giudicatrice formata da Marco Montoro, nelle vesti di presidente, Antonio Barone e Nicola Russo, quest’ultimo dirigente nel Comune di Acireale, nella prima seduta ha verificato il contenuto delle buste tecniche senza entrare nel dettaglio delle offerte.
Il criterio di aggiudicazione
Il disciplinare di gara prevede che il nome della ditta vincitrice verrà fuori da una valutazione incrociata tra l’offerta economica – il ribasso economico sulla base d’asta di 54.357.328,14 euro, che comprende anche i costi della manodopera quantificati in 36.426.002,41 euro – e l’offerta tecnica contenente le migliorie che le ditte sono state chiamate a presentare per rendere più efficiente e sostenibile il servizio di raccolta dei rifiuti.
È previsto che, su un massimo di cento punti, venti possano essere assegnati tenendo conto dell’offerta economica, mentre i restanti ottanta deriveranno dall’offerta tecnica.
Quest’ultimo punteggio sarà frutto della sommatoria di oltre una trentina di indicatori che la commissione giudicatrice dovrà valutare. Gli indicatori rimandano a campi come la gestione della fase di start up, l’ottimizzazione del centro comunale di raccolta, proposte su come gestire i rifiuti abbandonati sul territorio, lo spazzamento manuale e meccanizzato, l’uso di veicoli a basso impatto ambientale, la qualità del sistema di informatizzazione per la gestione del servizio, il piano di comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza e quello riguardante la prevenzione della produzione dei rifiuti, fino alle certificazioni.
Il retroscena
Se per propria natura le gare d’appalto con l’offerta economicamente più vantaggiosa risentono maggiormente di valutazioni discrezionali, legate alle decisioni prese dalle commissioni giudicatrici, nel caso della procedura di Acireale c’è stata la possibilità che il peso della busta tecnica fosse ancora maggiore rispetto a quanto previsto dal disciplinare di gara.
Stando a quanto verificato dal Quotidiano di Sicilia, nelle settimane precedenti alla chiusura dei termini per partecipare alla gara, negli uffici dell’Urega era arrivata la richiesta da parte del Comune di Acireale di modificare la formula per attribuire il coefficiente utile a calcolare il punteggio dell’offerta economica.
In particolare era stato chiesto di modificare la formula con interpolazione lineare, utilizzata di consueto, con un’espressione non lineare. Passaggi di natura tecnico-matematica che, se accolti, avrebbero di fatto neutralizzato il peso dell’offerta economica, sbilanciando ulteriormente la valutazione complessiva sul versante dell’offerta tecnica.
Il Comune di Acireale aveva motivato la richiesta con la possibilità di evitare “ribassi eccessivi” e favorire “gli aspetti qualitativi” inseriti nel bando. Alla fine, tuttavia, si è deciso di non modificare in corso d’opera le regole del gioco.