La Commissione Patrimonio e Bilancio ha incontrato le realtà cittadine che si occupano del recupero e del riutilizzo di abiti e hanno prodotto un valore economico pari a tre miliardi di euro
PALERMO – Cento tonnellate di indumenti sottratti alla discarica per essere riutilizzati o riciclati e un valore economico di oltre tre milioni di euro. Questo il risultato di circa dieci anni di attività delle realtà sociali che in città si occupano del recupero e del riuso degli abiti, in un’ottica di economia circolare. È quanto emerso nel corso di un incontro che la Commissione consiliare Patrimonio e Bilancio ha tenuto nel bene confiscato alla mafia di via Casella, gestito dalla cooperativa Al Reves e a cui hanno partecipato anche Emmaus e Legambiente.
L’incontro, svoltosi in occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, è servito per fare il punto sulla situazione in città in questo importante settore, che unisce tutela dell’ambiente ed economia. Non a caso, il titolo della settimana europea è legato proprio al “Tessile circolare e sostenibile” con lo slogan “I rifiuti sono fuori moda”.
I consiglieri e le consigliere della Commissione – il presidente Fabrizio Ferrara e i componenti Giovanni Inzerillo, Salvatore Forello, Domenico Bonanno, Maria Anna Caronia, Carmelo Miceli, Mariangela Di Gangi – hanno sottolineato che “in un periodo nel quale affrontiamo una grave crisi globale dovuta all’inquinamento, è un dovere dell’azione politica anche locale quello di supportare, proteggere ed incentivare le realtà associative e cooperative che attivano processo sociali legati al riuso, anche per l’importante ruolo sociale svolto nel dare nuova vita a indumenti e altri beni, rimettendoli in circolo nel mercato a prezzi calmierati”. Anche per questo, la Commissione si è detta pronta a interloquire con l’Amministrazione e contribuire così alla ricerca di locali da potere destinare a magazzini per la raccolta di materiali da riuso e riciclo, a creare un tavolo tecnico fra Amministrazione, aziende ed enti del privato sociale per promuovere l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione e di promozione. La Commissione si occuperà anche del problema posto alla operatività degli enti del privato sociale dal provvedimento regionale che vieta l’attività ambulante da parte delle cooperative sociali o associazioni no profit.
Le organizzazioni presenti – la cooperativa Al Revès, Emmaus Palermo e Legambiente Palermo – hanno sottolineato come “un cambiamento culturale e comportamentale da parte dei cittadini si può raggiungere solo grazie a un cambiamento della visione dell’Amministrazione sul tema dei rifiuti. È necessario attuare politiche di riduzione della produzione dei rifiuti, anche attraverso il riuso e il riutilizzo e di gestione dei servizi di raccolta che puntano a monte alla raccolta separata e puntuale dei rifiuti e a valle al riciclo della materia prima seconda”.