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Rifiuti: flash mob Legambiente al Polo tecnologico di Castelvetrano

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Rifiuti: flash mob Legambiente al Polo tecnologico di Castelvetrano

Redazione  |
sabato 01 Aprile 2023

La Provincia di Trapani è la più "riciclona" della Sicilia. Proteste per l’impianto di trattamento dell’organico di contrada Airone.

“Rifiuti Zero, Impianti mille – no discariche, no inceneritori”. Con questo slogan visibile sullo striscione esibito all’ingresso del Polo tecnologico a Castelvetrano, nel Trapanese, i volontari di Legambiente Sicilia e del circolo Crimiso hanno ancora una volta denunciato i ritardi nella riapertura dell’impianto di trattamento dell’organico di contrada Airone, fiore all’occhiello della provincia sino a un decennio fa. “Uno dei tanti impianti pubblici per la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti realizzati con milioni di euro di fondi pubblici, progettati male e, dopo qualche anno di funzionamento, destinati alla chiusura per necessari interventi di manutenzione e ampliamento”, spiegano da Legambiente.

Dopo una lunga e complessa vicenda giudiziaria che ha visto il Polo tecnologico messo all’asta, a seguito del fallimento della società Ato Belice Ambiente, l’impianto è stato recentemente acquisito dalla Srr Trapani provincia Sud. Tuttavia, i 6 milioni di euro del fondo di coesione dello sviluppo 2014-2020, programmati per i lavori di riefficientamento del polo tecnologico, sono stati disimpegnati. “Non possiamo permetterci nuovamente di perdere questi finanziamenti – dicono Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia, e Anna Maria Gucciardo, presidente del Circolo Legambiente Crimiso – e lasciare incompiuta un’opera pubblica indispensabile per chiudere il riciclo integrato dei rifiuti nella provincia. Chiediamo alla Regione siciliana di riprogrammare e finanziare in tempi brevi e certi questo importante impianto di compostaggio, che consentirebbe di trattare oltre 17.500 tonnellate di organico all’anno che, attualmente, vengono conferiti in impianti siti in provincia di Catania, o addirittura fuori regione, ad oltre 250 euro a tonnellata”.

“E’ proprio a causa della mancanza di impianti a servizio della raccolta differenziata e di riciclo – spiegano da Legambiente – che nonostante la provincia di Trapani si confermi la più riciclona della regione, non è stato possibile premiare l’impegno dei cittadini con una riduzione della tariffa sui rifiuti”. Quasi il 75% è il dato di raccolta differenziata registrato complessivamente dai 24 Comuni trapanesi.

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