Sono settimane importanti in provincia di Catania per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti. Negli uffici dell’ex Urega sono in corso di svolgimento le gare d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta nei Comuni di Acireale, Riposto e Bronte.
Nei tre centri, che fanno parte della Srr Catania Provincia Nord, sono arrivati a scadenza i contratti stipulati con le ditte del settore e adesso è giunto il momento di individuare chi, per i prossimi sette anni, avrà il compito di garantire la pulizia del territorio e conferire i rifiuti – sia quelli riciclabili che l’indifferenziata – negli impianti di trattamento. Il servizio, come previsto dalla legge, è finanziato dagli introiti derivanti dalla riscossione della Tari, la tassa sui rifiuti che negli ultimi anni ha visto un’impennata quasi dappertutto per via dell’aumento dei costi dello smaltimento, quest’ultimo scaturito dalla necessità di portare fuori dalla Sicilia l’indifferenziata che non riesce più a trovare spazio nelle discariche dell’isola.
Il retroscena nella procedura di Acireale
Mettendo insieme gli importi delle singole gare si arriva alla cifra complessiva di circa 90 milioni di euro. Al momento la procedura che si trova leggermente più avanti è quella che interessa il Comune di Acireale, dove l’appalto vale circa 54 milioni. Sono state 13 le offerte pervenute entro la scadenza dei termini. A farsi avanti sono state le ditte Agesp spa; Rti Impregico srl e Gial srl; Rti Raccolgo srl ed Ecogin srl; Progitec; Rti Econordo e Rieco; Igm Rifiuti Industriali, Dusty, Gema; Rti Ecology ed Emmecci; Ciclat Trasporti Ambiente e Albatros; Eco.Car; Super Eco; Ecolandia.
In attesa dell’apertura delle buste e della valutazione delle offerte – sia economiche che tecniche – a far discutere negli ultimi giorni è stato un retroscena svelato dalla versione on line del Quotidiano di Sicilia: nei mesi scorsi, in una fase in cui il bando di gara era stato già pubblicato e quando mancavano poche settimane alla chiusura dei termini per presentare le offerte, il Comune di Acireale ha proposto all’Urega la modifica del disciplinare di gara nella parte riguardante la formula matematica da seguire per calcolare i punteggi derivanti dai ribassi economici presentati dai partecipanti.
La richiesta, che è stata motivata con la volontà di creare le condizioni per evitare di fronteggiare troppi ribassi, non è stata accolta ma ha destato le perplessità dell’opposizione che in Consiglio comunale ha chiesto chiarimenti al sindaco Roberto Barbagallo. Quest’ultimo si è riservato di rispondere, dopo avere approfondito la vicenda con gli uffici.
A Bronte gara da 20 milioni di euro
A Bronte, il valore della gara per la raccolta dei rifiuti si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Nel centro amministrato dal sindaco Pino Firrarello, il nome dell’impresa a cui verrà affidato il servizio per i prossimi sette anni verrà fuori da una rosa di sei pretendenti: Raccolgo srl, Progitec srl, General Montaggi Soc. Coop, Caruter, Ecolandia srl e Gilma srl.
Non è da escludere che alcune di queste imprese abbiano presentato l’offerta in coabitazione con altre con cui andrebbero a costituire un raggruppamento temporaneo finalizzato alla gestione della commessa. Lo si scoprirà nel corso delle prossime sedute, quando a prendere in mano le buste sarà la commissione giudicatrice chiamata a fare le valutazioni delle offerte tecniche e ad assegnare i relativi punteggi. Il bando di gara a Bronte – ma lo stesso vale per Acireale e Riposto – prevede un massimo di 80 punti per le proposte tecniche, a loro volta declinate sotto forma di una articolata serie di parametri, e 20 punti per le offerte economiche.
A Riposto le stesse ditte che stanno partecipando a Bronte
A Riposto le ditte che si sono fatte avanti ricalcano quelle che stanno partecipando anche a Bronte: la commissione giudicatrice insediatasi all’Urega e composta dall’avvocato Giovanni Franciò, dal geometra Salvatore Alessi e dall’ingegnera Cinzia Garozzo, in rappresentanza del Comune, ha preso atto delle offerte pervenute dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da Raccolgo srl ed Ecogin, dal raggruppamento costituito da General Montaggi e Lvm, dal raggruppamento formato da Gilma e Bono Slp e poi dalle offerte singole presentate da Caruter, Progitec ed Ecolandia.
Nel centro costiero guidato dal sindaco Davide Vasta, l’appalto per la raccolta dei rifiuti vale circa 12 milioni di euro, di cui oltre 4,2 a base d’asta, più 7,7 milioni per costi di manodopera e poco meno di centomila euro per costi di sicurezza. In tutti e tre i Comuni, così come nei restanti della Sicilia in cui prossimamente verranno affidati i servizi di raccolta, i costi dello smaltimento potrebbero variare nel corso del servizio in relazione alla capacità della Regione di arrivare per tempo alla realizzazione dei termovalorizzatori che, stando a quanto assicurato dal governo Schifani, dovrebbero garantire un risparmio rispetto alle spese affrontate per portare all’estero la spazzatura.

