Rifiuti, in provincia di Ragusa l’ennesima emergenza - QdS

Rifiuti, in provincia di Ragusa l’ennesima emergenza

Stefania Zaccaria

Rifiuti, in provincia di Ragusa l’ennesima emergenza

mercoledì 19 Maggio 2021

Cava dei modicani è nuovamente ferma, in diversi comuni l’indifferenziato non viene ritirato e le strade sono piene di spazzatura. Il presidente della Srr, Cassì: “Si attende autorizzazione per scaricare a Trapani”

RAGUSA – “La frazione dell’indifferenziata non sarà ritirata”. L’annuncio accomuna diversi comuni della provincia e nelle città è già emergenza rifiuti: le strade sono piene di spazzatura e difficilmente la situazione – nonostante gli ottimismi – potrà sbloccarsi a breve. La discarica di Cava dei Modicani è chiusa.

“Il fermo che ha interessato in questi giorni gli impianti di trattamento dei rifiuti di Cava dei Modicani, e cioè l’impianto di compostaggio e l’impianto di trattamento meccanico biologico – ha sottolineato il sindaco di Ragusa nonché il presidente della Srr Ragusa Peppe Cassì – ha ragioni molto diverse. L’impianto di compostaggio è al momento chiuso a causa dell’improvviso collasso dei serbatoi di contenimento dei colaticci e la necessità di sostituirli. La sostituzione ed il ripristino è programmato nei primi giorni della settimana e comunque sono in corso gli approntamenti emergenziali del caso al fine di riattivare nel più breve tempo possibile l’impianto il quale, in realtà, ha continuato a ricevere i rifiuti organici costituiti da sfalci di potatura”.

L’impianto di Tmb – ha aggiunto – è al momento fermo per la difficoltà di trovare soluzioni alternative alla discarica di Sicula Trasporti a Lentini, già inaccessibile ai comuni del ragusano e che a giorni chiuderà del tutto lasciando a terra la metà dei comuni siciliani che finora vi hanno conferito, come sito di abbancamento del rifiuto dopo il trattamento che avviene in impianto. Per il programmato utilizzo dell’impianto di Gela siamo in attesa che chi lo gestisce completi le procedure di verifica della qualità del nostro rifiuto, tramite analisi specifiche il cui esito è atteso in settimana. Nelle more, per svuotare l’impianto che ha raggiunto il proprio limite di capienza (determinandone la chiusura), è stato programmato che un certo quantitativo di rifiuti sia trasferito presso una discarica in territorio di Trapani, per cui si attende autorizzazione entro la settimana”.

Il problema della carenza di impianti in Sicilia per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sta mettendo in ginocchio l’intera regione, costretta ad ipotizzare il trasferimento dei rifiuti al nord o persino all’estero.

A Ragusa manca sostanzialmente un sito di discarica – ci sono sia gli impianti di trattamento sia del secco sia dell’umido – ma sono già stati previsti “due impianti di digestione anaerobica da integrare con gli impianti di compostaggio esistenti – ha aggiunto Cassì – un impianto per la produzione di Combustibile solido secondario (Css), da integrare al Tmb esistente, diversi Ccr per i comuni dell’ambito in corso di realizzazione e un impianto di valorizzazione delle frazioni secche recuperabili”.

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